In Italia, uscire dal mondo del lavoro è sempre più facile. di Savino Giacomo Guarino

di Savino Giacomo Guarino. Uscire dal mondo del lavoro è sempre più facile, entrarvi e restarvi diventa sempre più difficile. In queste due righe si riassume l’attuale situazione italiana. Viene però da porsi una domanda: Questa situazione è nata oggi o è una situazione sempre esistita?
I milioni e milioni di italiani emigrati all’estero per lavoro, sono un dato di fatto oggettivo, inequivocabile ed indiscutibile.
I giovani che ancora oggi lasciano l’Italia per cercare lavoro all’estero, sono un dato di fatto oggettivo, inequivocabile ed indiscutibile. In Italia la domanda di lavoro ha quasi sempre superato e di gran lunga l’offerta di lavoro: l’Italia non ha mai offerto eccessive opportunità, altrimenti questa emigrazione non troverebbe spiegazione.Qualcuno potrebbe obiettare, ma il cosiddetto boom degli anni ’60?
Quel mini boom ha anche il rovescio della medaglia, milioni di cittadini sradicati dalla loro terra, inseriti di colpo in realtà molto differenti e non sempre benevoli. A Torino in quegli anni si leggeva spesso “Non si affitta a meridionali”. Chi arrivava Torino per lavoro, si beccava spesso del “napuli” o del “terrone”. Lo sviluppo del Nord è avvenuto a fronte di un mancato sviluppo del Sud. Le catene di montaggio anni ‘60 ed i cronometristi sono realtà storiche.
Oggi i cronometristi non esistono più, anche se di questo passo non mi stupirei se venissero reintrodotti. In questo momento storico il disagio di chi non trova lavoro, ha raggiunto vette francamente inimmaginabili fino a qualche tempo fa. Come semplice cittadino ho una mia tesi. L’Italia ha puntato eccessivamente sull’industria a scapito di settori vitali quali Agricoltura e Turismo. L’agricoltura (e le varie attività collegate) in Italia non è mai stata incentivata adeguatamente.
L’Italia non ha copiato dagli U.S.A. Se vediamo gli U.S.A. ci rendiamo subito conto dell’importanza che quel Paese ha sempre accordato all’agricoltura. L’agricoltura U.S.A. ha sempre contribuito in misura massiccia allo sviluppo del Paese. Gli U.S.A. pur essendo una potenza industriale non hanno mai dimenticato il ruolo e l’importanza di una moderna agricoltura.
Anche il paesaggio ha un ruolo importante, si pensi ai numerosi parchi nazionali sparsi per il Paese. L’Italia non ha mai compreso pienamente questa lezione. Anche il turismo non è stato valorizzato al meglio.
La cementificazione e lo scempio paesaggistico si toccano con mano in tutta la Penisola. Agricoltura e turismo sono state considerate molto meno dell’industria. Bisogna ripensare il modello. Industria e servizi in Italia non sono più in grado di creare consistenti opportunità di occupazione. Opportunità di occupazione che devono essere cercate nel turismo (vacanziero-d’arte-religioso-della terza età) e nell’agricoltura (ed attività collegate).

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