In Bielorussia gli exitpoll assegnano la vittoria a Lukashenko.

di Attilio Runello. Si sono concluse le elezioni in Bielorussia. Lo scontro sarebbe fra il presidente in carica dagli anni Novanta Lukashenko e Svetlana Tikhanovskaya che in alcuni incontri con i suoi sostenitori ha radunato sessantamila persone.
Le urne sono state aperte da martedì a domenica. Tuttavia si temono brogli.
Si tratta di un paese che non consente l’ingresso agli osservatori internazionali e negli ultimi mesi ha fatto arrestare la maggior parte degli sfidanti. La stessa Svetlana in questi giorni si è rifugiata in un posto segreto.
Con la chiusura dei seggi gli exit poll hanno dato la vittoria a Lukashenko che avrebbe raggiunto l’ottanta per cento delle preferenze. A Svetlana soltanto un 6,8 per cento.
I risultati ufficiali si avranno il quattordici agosto.
Un segnale che le preferenze per Svetlana possano essere state molte di più è dato dall’affluenza enorme di ieri con lunghe file davanti ai seggi. Infatti Svetlana aveva indicato di andare a votare l’ultimo giorno per rendere più difficili i brogli.
Secondo la commissione elettorale le elezioni sono valide.
Finite le elezioni sono iniziate le manifestazioni di protesta, sotto il controllo e l’intervento della polizia.
La posizione internazionale della Bielorussia non prevede una vittoria di opposizioni che potrebbero metterla in crisi. L’alleato russo è ai confini.
Bisogna anche tener presente che in Bielorussia la maggior parte della popolazione parla russo. Le città sono ordinate e pulite e c’è piena occupazione. La delinquenza è quasi inesistente.
L’industria è molto sviluppata in diversi settori.
Una maggiore povertà si respira nelle campagne.
Forse a molti di loro va bene così.

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