Impronte digitali contro i furbetti del cartellino.

Oggi come oggi, lavorare è come compiere un grave reato! Una sorta di ‘pena’ da scontare non in carcere, ma direttamente sul posto di lavoro. Gli stipendi sono livellati verso il minimo sindacale, la pensione è un miraggio, con la condizionale della speranza di vita, e poco più di un sussidio sociale, con il contributivo ‘secco’, e poi niente Articolo 18, ma ‘braccialetti elettronici’ e ‘impronte digitali’ le ultime novità. E così, dopo il clamore destato dai ‘braccialetti’ di Amazon, il Comune di Santa Margherita Ligure, primo in Italia, ha deciso di rilevare le presenze sul lavoro dei propri dipendenti con la lettura delle ‘impronte digitali’. L’apparecchiatura entrerà in funzione a breve. L’introduzione del nuovo sistema è stato inserito nel piano anticorruzione adottato dalla giunta comunale su proposta del segretario comunale. Recentemente il Comune di Santa Margherita ha sospeso due lavoratori comunali per timbrature non regolari. Ogni dipendente sarà dotato di un badge su cui, preventivamente, verrà memorizzata in forma protetta l’impronta digitale. Per timbrare il dipendente dovrà avvicinare il badge al rilevatore e subito dopo appoggiare il polpastrello sul lettore biometrico dattiloscopico. La corrispondenza fra impronta letta e impronta contenuta nel badge abiliterà la timbratura.

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