Immigrazione: il capro espiatorio dato in pasto alla gente. di Juliana Colacecchi

di Juliana Colacecchi. Quando andavo a scuola vedevo che spesso e volentieri, il più debole e meno prepotente, diventava il capro espiatorio della classe.

Sul posto di lavoro ho visto accadere la stessa cosa. In politica idem: lavoratori, pensionati, classi deboli, penalizzate con burocrazia, tasse e quant’altro. Ora il più debole è l’immigrato. Non dimentichiamoci che negli anni ’60 a Torino, si vedevano cartelli del tipo “non si affitta ai meridionali”. Oggi i meridionali, sono stati sostituiti dagli immigrati. Noi italiani non siamo da sempre emigranti per il mondo? Stranamente non vedo prendersela con: multinazionali, banche, speculatori, ecc, ecc. Sono troppo forti, in grado di farsi sentire. Al contrario dei poveracci senza santi in paradiso. Esistono in Italia anche tanti italiani poveri, ma erano poveri anche prima dell’arrivo degli immigrati. Pensiamo a quanti da sempre vivono in povertà dentro le baracche. Spero che non si affermi e consolidi un clima di odio verso i più deboli, che diventano capri espiatori. I più deboli di qualsivoglia colore, devono essere difesi. Il razzismo è sempre in agguato, non crediamogli è il nemico di tutti!

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