Il voto anticipato non è la panacea.
di Redazione. Se c’è ancora qualcuno che spera che il Conte II cada per andare a nuove elezioni, ebbene, si sbaglia di grosso. Può anche darsi che un Renzi qualsiasi decida di staccare la spina al governo gialloRosso, ma questo non significa automaticamente andare al voto. Come pure andare al voto non sarebbe la panacea di tutti i mali e di tutti i problemi degli italiani.
La specialità numero uno dei nostri cari politici è quella di prendere per i fondelli i loro elettori promettendogli mari e monti (anche se ad onor del vero almeno Monti glielo hanno dato!!!), quando invece il loro unico scopo è quello di rimanere incollati per l’intera legislatura alla poltrona infischiandosene dei cittadini e di tutte le favole belle sul bene comune e l’interesse del paese.
Pertanto qualunque cosa accada nei prossimi giorni, la casta con la new entry in pompa magna dei grillini (“magna” nel senso di Francia – Matteo Salvini – o Spagna – Matteo Renzi-Zingaretti&Co – purchè se magna!) si inventerà qualsiasi pastrocchio pur di non mollare la poltrona.
Ma poi – parliamoci chiaro – anche se dovessimo andare al voto e vincesse il centro destra, forse c’è qualcuno sano di mente disposto a mettere la mano sul fuoco che un governo con dentro Berlusconi, Salvini e la Meloni andrà d’amore e d’accordo, assicurando la stabilità di governo per l’intera legislatura?
Ricomincerebbe la stessa storia di sempre, lo stesso ritornello, con un titolo diverso da Conte I, Conte II, ma con gli stessi identici risultati: tante chiacchiere e zero fatti, divisioni e lotte intestine, crisi di governo e inciuci. E questo per una semplice ragione, scritta nel nostro Dna: siamo italiani, eternamente divisi in tutto e per tutto!
In ogni caso andare a votare è sempre meglio che continuare a tenere in Parlamento dei nulla facenti miracolati e finiti a fare un lavoro che non sono all’altezza di fare.
Vedere in che mani il ministero Esteri