Il travaglio dei cretini è un fatto quotidiano. di Alessandro Sallusti
di Alessandro Sallusti. Dicono che soltanto gli stupidi non cambiano idea, prendiamo atto che è un «fatto quotidiano» che in questo senso gli stupidi purtroppo abbondano e che anche in queste ore solenni rosicano con il solito travaglio.
Ci sono i giustizialisti che vanno in depressione perché il governatore della Lombardia Attilio Fontana che sta dando in questi giorni prova di essere un grande amministratore è stato completamente prosciolto nell’inchiesta su presunte irregolarità in Regione di cui avevano letto compiaciuti sulla prima pagina del loro giornale, giornale che ha visto bene di nascondere in un breve trafiletto l’avvenuta archiviazione. Per la serie, mai avere dubbi e mai ricredersi (non hanno letto Voltaire: «Il dubbio è scomodo ma solo gli imbecilli non ne hanno»).
Ci sono poi quelli che invitano tutti a stare a casa ma deridono Berlusconi perché a 83 anni, e con una cartella clinica lunga metri, si sta proteggendo al riparo da contagi. Sono gli stessi che non diranno neppure un «grazie presidente» dopo che questi ieri ha messo ancora una volta mano generosamente al portafogli dieci milioni non sono pochi, tutti frutto di lavoro super tassato – per aiutare la collettività.
E ancora. Ci sono gli stupidi che ogni giorno non contenti del linciaggio morale fatto su di lui in passato, che si è rilevato poi totalmente infondato si ostinano a gettare fango su Guido Bertolaso, uno dei migliori manager al mondo nel campo delle emergenze, grazie anche al quale a Milano si sta costruendo a tempo di record un ospedale dove speriamo non ne abbiano bisogno i medici potrebbero salvare la vita anche agli stupidi medesimi, alle loro famiglie e ai loro amici altrettanto stupidi.
Lo scrittore spagnolo Ruis Zafon ha scritto righe interessanti sulla stupidità. «La malvagità – sostiene – presume un certo spessore morale e intelligenza, l’idiota è invece colui che non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto come un animale nella stalla convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione».
Ecco, è un «fatto quotidiano» che la stupidità dilaga e che chi la cavalca è felice così. E qui ci soccorre Sigmund Freud: «Esistono due modi – sosteneva il padre della psicanalisi – di essere felici, uno è di diventare un idiota, l’altro di esserlo già».
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