Il tormentone: Sì Tav, No Tav.

di Redazione. Il tormentone della Tav, o del Tav (Treno ad alta velocità), come piace dire a quelli ‘precisi’ e che parlano bene, spacca il governo in due, con Salvini da una parte che dice Sì alla Tav e alle grandi opere, e con Di Maio dall’altra che gli risponde picche, finché il M5s starà al governo, la Lione-Torino non si farà.

E i gufi si appollaiano sul ‘tunnel della discordia’ sperando in nuovi scenari politici che ribaltino l’attuale maggioranza di governo, pronti a trasformarsi in falchi per piombare sulle poltrone liberate da una eventuale crisi di governo!

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Ma ai cittadini, imbottigliati nel traffico di tutti i giorni e in attesa sulle banchine per salire su mezzi pubblici che non arrivano mai e che quando passano sono affollati peggio di un carro bestiame, sono ben altre le problematiche che stanno a cuore e che vorrebbero vedere risolte dalla politica: lavoro, scuola, salute e trasporti, per l’appunto.
Oltretutto la maggioranza degli italiani – per niente edotta ed aiutata a capire qualcosa sull’argomento dai professoroni, dai tecnici, dagli esperti e dagli stessi politici dei due schieramenti – ha scarse conoscenze sul ‘tunnel della discordia’ per poter prendere una posizione responsabile, e quindi poco gliene tange del ‘teatrino’ della Val di Susa.
Per cui il tormentone ‘Sì Tav, No Tav’, viene derubricato a grande opera di distrazione delle masse dai problemi di tutti i giorni.
L’ennesimo referendum politico su Lega e 5stelle che alla fine, pur di non perdere le poltrone un accordo lo troveranno e non potendo fare fifty-fifty come per reddito di cittadinanza, quota 100 e flat tax, perché quel buco nella montagna non può essere scavato per metà sì e metà no, rimanderanno ai posteri – come già fatto per debito pubblico e clausole di salvaguardia – ogni futura decisione. Insomma, chi vivrà… pagherà!

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5 Responses

  1. Ivana Spagna ha detto:

    Non si può dire sempre di NO, anche perchè la Tav ormai non dipende solo dall'Italia. Infatti se il governo decidere di non fare più il traforo, che cosa fa la Francia si ferma a metà del tunnel?

  2. SìTAV ha detto:

    Pensare al Sud non significa escludere il Nord e qualsiasi grande opera che aiuti l'Italia a crescere. Collegare il nostro paese via treno con i cugini transalpini è fondamentale per tutti i cittadini italiani, francesi ed europei.

  3. Anonimo ha detto:

    Ezra Pound non è un fascista, è un pensatore finito in manicomio per la sua ONESTA'

  4. Anonimo ha detto:

    Ciò che l’establishment non riuscì mai a sopportare di lui è che scrivesse soprattutto di economia, difendendo i popoli e schierandosi apertamente contro ciò che lui in generale chiamava Usura. Come tutti i poeti, Ezra Pound aveva il dono della sintesi: anche per aver espresso concetti estremamente chiari e semplici come questi venne dichiarato pazzo senza processo, letteralmente chiuso in una gabbia a Pisa – quindi internato in un manicomio criminale negli Stati Uniti per dodici lunghi anni. Gli Usurai internazionali non amano scherzare con chi si schiera contro di loro ed a favore delle popolazioni, portando alla luce la grande truffa dell’emissione del denaro. La distribuzione dei beni avviene attraverso la moneta, il mezzo di scambio di merci e servizi, la linfa vitale, il sangue dell’organismo economico della società. Se, continuiamo a ripetere, l’obiettivo dello stato è quello di attuare una sana ed onesta economia, perseguire cioè il benessere dei cittadini, la quantità di denaro in circolazione verrebbe continuamente adeguata alla quantità di merci prodotta, per permettere al popolo di consumare la ricchezza che egli stesso produce. Ma purtroppo questa è solo una dichiarazione di intenti ipocritamente sbandierata da politici e banchieri a nostro uso e consumo nel mondo virtuale, quello delle parole, degli inganni e delle false apparenze. Nella ben più cruda realtà del mondo la scarsità di denaro è mantenuta ad arte attraverso una quantità di regole restrittive, facilmente identificabili in un perverso sistema monetario, ed un mostruoso prelievo fiscale. La combinazione tra questi due strumenti di esproprio, permette il raggiungimento dell’obiettivo prefissato: la sottrazione al popolo dei sudatissimi certificati del lavoro svolto, rendendo impossibile il normale svolgimento del processo economico. Il consumo viene ostacolato dall’abnorme accumulo di quelle risorse da parte di una ristretta elite di finanzieri

  5. Anonimo ha detto:

    La rete ferroviaria italiana, si pensi solo al Sud è da ammodernare. Un esempio della incapacità di fare bene le cose. Stazione ferroviaria di ANDORA (SV) in Liguria. Una stazione nuova di zecca. Chi scende ad Andora non può andare in bagnO!!!Il bagno non è infunzione!!. Una cattedrale nel deserto.Nel Sud è un disastro.Ma prima di pensarealla TAV pensate al trasporto pubblico locALE ed ai treni.La TAV serve ai soli noti, come quanso di fanno Olimpiadi e mondaili. I mondiali del 1990 da chi furtono organizzati? Lo Stadio delleAlpi di Torino costruitonel 1990 venne demolito sopo nemmno 11 anni.Altro che TAV: un Paese allo sbandoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

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