Il rispetto di una dignità femminile violata.

di Antonello Laiso. Quel video di Beppe Grillo in difesa del figlio accusato di stupro non poche polemiche in tutto il mondo politico e non, ha sollevato e sta sollevando .

Non si possono colpevolizzare vittime nè produrre sentenze che siano di innocenza o colpevolezza, non possiamo e nè se potessimo vorremo farlo, per questo esiste quella magistratura, quegli eventuali gradi di giudizio che garantiscono quelle leggi del codice penale, quel  rispetto di chi è imputato.
L’elevata popolarità mediatica di Grillo sia politica che non, mal si concilia con un suo personale video molto irruento carico di aggressività apparso su tutte le reti televisive pubbliche e private, nel quale un padre prende le difese di un figlio, un padre getta dubbi su fatti  e situazioni allo studio, agli atti degli inquirenti, in questo  caso Grillo  è un padre molto noto, è il fondatore e garante di un partito politico.
Un padre, un genitore non puo’ prendere le difese di un figlio mediaticamente in particolar modo se ha quella altissima rilevanza mediatica come nel caso di Grillo.
Diversi politici hanno avuto genitori o parenti in passato rinviati a giudizio ma tali non risulta abbiano preso posizioni di comodo anche se umanamente comprensibili a loro difesa.
Possiamo condividere e immedesimarci come genitori in quel dolore naturale e comprensibile di un padre, di una madre, che in tali casi prendono con tutte le forze quelle difese di un figlio, difese che in tutti i casi non spettano a loro ma agli avvocati.
Nè si possono addurre  eventuali  elementi  insignificanti a mo’ di contraddire tesi accusatorie che siano fondate o no, non spetta  a noi ne genitori ne spettatori.
Non possiamo di certo condividere quella posizione di Grillo per assolvere il figlio o un altro ipotetico qualunque ragazzo, non spetta  a noi farlo.
Serve rispetto, serve il rispetto di quella dignita’ femminile violata nel suo intimo, il rispetto di quella ragazza che ha denunciato sia pur con quattro o otto giorni di ritardo, cosa cambia quando vediamo processi per stupro in America e condanne  anche dopo tantissimi anni? Il rispetto di una vittima che ha denunciato uno stupro.
Con tutta quell’umana comprensione per una triste vicenda che ha portato all’ebollizione quel dolore di un padre serve il rispetto di quella, di quelle decisioni serve il rispetto di quelle decisioni, di quelle difese di quelle accuse, di quelle prove, di quei testi, il rispetto di quei Giudici che decideranno e di quelle aule di cui mi onoro di aver fatto parte anch’io in quel di Corte D’assise come Giudice popolare.

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5 Responses

  1. Serena correli ha detto:

    Bravo Antonello,non maschilista a difendere bamboccioni viziati figli di papà…

  2. Antonello Laiso ha detto:

    Bravo anonimo d’accordissimo condivido tutto.

  3. Anonimo ha detto:

    Caro Anto, non solo è stata attaccata la dignità della donna, ma pure quella di tutti quegli italiani che l’hanno votato! E adesso chi lo rivota più? Tu voteresti m5s? io non l’ho votato prima, figuriamoci adesso!

  4. elena-na ha detto:

    Benissimo Sig Laiso, bisogna cambiare mentalità e approccio: bisogna avere maggior rispetto per i più deboli, donne, bambini, anziani. Bene, molto bene, continua così: bravo!

  5. Carola ha detto:

    Bravo Antonello ,eccellente trasposizione fatti,serve rispetto per quelle donne che denunciano tali violenze.

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