Il regalo di Renzi ai ‘pensionati d’oro’: Stop al contributo di solidarietà.

Pensionati d’oro, tirate un sospiro di sollievo perché dal 1° gennaio avrete nuovamente la vostra ‘cara pensione d’oro’ per l’intero importo. Infatti, nella nuova legge di Stabilità del contributo di solidarietà a favorire esodati e pensioni più basse, non c’è neanche l’ombra. Con buona pace delle categorie più disagiate,
non c’è traccia, nella legge di Bilancio, del contributo di solidarietà sulle cosiddette pensioni d’oro, il prelievo, previsto dalla legge di Stabilità del governo Letta, scadrà infatti a fine 2016 e, a meno di colpi di scena dell’ultimo momento, non è stato e non sarà prorogato oltre. Il taglio era stato deciso a partire dal 2014 per tre anni ed era così scaglionato: per le pensioni comprese tra 91.343 euro lordi a 130.358, la trattenuta prevista era pari al 6%, per gli assegni da 130.358 a 195.538 la trattenuta sale al 12%. Infine, per le pensioni superiori a 195.538 il contributo è pari al 18%. Una provvidenza che la Corte Costituzionale aveva giustificato in quanto il contributo è visto in rispetto del “principio di progressività e, pur comportando innegabilmente un sacrificio sui pensionati colpiti, sia comunque sostenibile in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime”. Sacrificio giustificato quindi ma che, ribadiva la Corte, “non può durare per sempre”. E il governo Renzi ha colto la palla al balzo non riproponendo il “contributo di solidarietà” nel Def che privava di qualche spicciolo i 30mila pensionati d’oro del Belpaese, che poverini stavano cominciando ad andare in sofferenza non sapendo come arrivare a fine mese.

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