Premio Nobel per la fisica all’italiano Giorgio Parisi.

di Attilio Runello. Il premio Nobel per la fisica è stato dato ad un italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. Parisi è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi.

I precedenti non sono molti: Marconi, Fermi, Segre, Rubbia e Giacconi (nel 2002).
Il settore dei premi Nobel della fisica vede sostanzialmente premiati solo ed esclusivamente i paesi occidentali o comunque quelli che rientrano nel club dei paesi avanzati. Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, Giappone, Russia.
A Parisi il premio è stato assegnato “per la scoperta dell’interazione fra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”.
In una intervista Parisi si è subito schierato a favore della lotta ai cambiamenti climatici.
Come spiegato dalla direttrice del CNR si tratta di studi di ricerca fondamentali che possono essere applicati per studiati fenomeni estremamente complessi.
Di recente gli era stato assegnato il premio Wolf.
Nato nel 1948 ha studiato a Roma dove è diventato docente. I risultati che lo hanno reso noto a livello internazionale riguardano principalmente la fisica statistica, la teoria dei campi, i sistemi dinamici, la fisica matematica e la fisica della materia condensata dove ha introdotto i cosiddetti vetri di spin (anche noti come spin glass), una classe di modelli della meccanica statistica di cui lo stesso Parisi ha fornito numerose applicazioni in teoria dell’ottimizzazione, biologia e medicina (immunologia, in particolare).

Giorgio Parisi divide il premio Nobel per la Fisica a metà con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann. I due ricercatori hanno avuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale.

Finora sono 20 i Nobel assegnati a italiani fin dalle origini del premio. Dei 20 riconoscimenti, 12 sono quelli scientifici e di questi 5 quelli per la Fisica, 6 per la Medicina e uno per la Chimica. Fra i 20 premiati le donne solo due: Grazia Deledda, per la Letteratura nel 1926, e Rita Levi Montalcini, per la Medicina 60 anni più tardi, nel 1986.

L’ultimo Nobel a un ricercatore nato in Italia è quello del 2007 a Mario Capecchi, attivo negli Usa, ma per risalire a un ricercatore italiano che ha svolto in Italia la maggior parte del lavoro bisogna risalire a 62 anni fa, al Nobel per la Chimica assegnato nel 1959 a Giulio Natta.

Dal 1901 al 2020 sono stati assegnati 114 Nobel in questo campo della ricerca. Sono state soltanto 4 le donne che finora lo hanno vinto: Marie Curie nel1903, Maria Goeppert-Mayer nel1963, Donna Strickland nel 2018 e Andrea Ghez nel 2020.
Finora solo un fisico è stato premiato 2 volte: John Bardeen.
Il più giovane è stato Lawrence Bragg, che è stato premiato quando aveva 25 anni, insieme al padre.
Il più anziano è stato Arthur Ashkin.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *