Non tramonta il mito della ‘tintarella’.

L’estate sta finendo, ma i patiti dell’abbronzatura non demordono e approfittano di queste ultime giornate di sole ancora caldo per mantere la pelle ambrata. Insomma, nonostante il sole faccia male alla pelle soprattutto quando si eccede nell’esporla ai raggi soalri senza la giusta protezione, il mito dell’abbronzatura resta ancora tale per la stragrande maggioranza, almeno di noi europei!

Infatti, ben 8 europei su 10 ritengono che l’abbronzatura sia attraente e quasi altrettanti (73%) affermano che l’abbronzatura è salutare, secondo un nuovo studio presentato al 31° Congresso dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia e pubblicato su Reports and Proceedings.

Questo nonostante decenni di campagne di sensibilizzazione che collegano l’eccessiva esposizione al sole al cancro della pelle e all’invecchiamento in molti paesi.

I risultati del sondaggio, condotto da La Roche-Posay Laboratoires e Ipsoa, su 17.000 persone provenienti da 17 paesi, tra cui 6.000 persone provenienti da Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia e Russia, hanno rilevato che il mito dell’ “abbronzatura sana” è ancora molto vivo in Europa e in altri paesi.

Le persone intervistate da paesi non europei, tra cui Nord e Sud America, Africa, Oceania e Asia, erano leggermente meno entusiaste dell’abbronzatura rispetto agli europei, con il 67% che affermava che un’abbronzatura era attraente e il 59% che credeva che un’abbronzatura fosse salutare.

Sebbene il 92% degli europei fosse consapevole dei rischi di invecchiamento della pelle posti dal sole (86% fuori dall’Europa), l’84% di loro ha ammesso di non proteggersi tutto l’anno (79% fuori dall’Europa). Commentando i risultati, il ricercatore capo Thierry Passeron ha dichiarato: “Questa ricerca mostra quanto sia radicato il mito dell’abbronzatura “sana”, anche in coloro che hanno già subito danni solari o hanno sviluppato il cancro della pelle”.Belen, il lato B fa impazzire Capri. La Rodriguez in barca sfoggia un fisico pazzesco - Golssip

“Dobbiamo sensibilizzare sul danno alle cellule della pelle causato dall’esposizione al sole, che può portare al fotoinvecchiamento e al cancro della pelle. Ciò è particolarmente importante in Europa, dove la protezione solare appare più inadeguata rispetto ad altri paesi” ha aggiunto il Prof. Thierry Passeron.

Il sondaggio ha anche rivelato che solo il 56% degli europei sa che la protezione solare è utile quando il tempo è nuvoloso (contro il 64% al di fuori dell’Europa) e 1 su 4 (24%) pensa che sia sicuro uscire senza protezione solare quando già abbronzato (vs 21% fuori dall’Europa).

Solo 1 europeo su 10 (10%) ha affermato di aver utilizzato abitualmente o spesso tutte le forme di protezione solare, come applicare la protezione solare, stare all’ombra, indossare un cappello e indumenti protettivi tutto l’anno, rispetto al 14% tra quelli al di fuori di Europa.

È necessario proteggere la propria pelle tutto l’anno, anche in condizioni climatiche nuvolose e anche quando si è già abbronzati, dicono gli esperti. Una volta applicata la protezione solare, deve essere riapplicata ogni 2 ore per garantire una protezione sufficiente. Altre misure come indossare occhiali da sole, cappello e indumenti protettivi e cercare l’ombra quando è possibile, sono anche abitudini chiave di fotoprotezione”, ha commentato il Prof. Thierry Passeron.

Secondo le ultime stime, circa l’1,7% degli adulti in Europa ha il cancro della pelle (circa 7,3 milioni di persone). L’esposizione al sole ai raggi ultravioletti (UV) è anche responsabile di oltre l’80% dei segni visibili del fotoinvecchiamento, come linee e rughe.

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