Il lavoro c’è, ma non ci sono i lavoratori!

Non si trova un muratore, un fabbro, un idraulico, un falegname, un saldatore, un giardiniere, un programmatore e un elettricista neanche a pagarlo oro. Eppure ci sono centinai e centinaia di aziende italiane che cercano disperatamente, senza trovarli, migliaia di lavoratori specializzati.

Insomma, il lavoro c’è ma non si trovano i lavoratori!

Tutto questo in un contesto sociale dove cresce il disagio e il rischio licenziamenti visto che il 30 giugno decade il blocco messo in atto dal governo per fronteggiare l’emergenza del Covid. Una ricerca condotta da ‘Unioncamere’ spiega che è complicato reperire il 30,7% delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro. Due anni fa, prima della pandemia, il dato era al 25,7%, sempre alto. Ora è persino peggiorato.

Un paradosso che non può essere sconfitto con sussidi e redditi di cittadinanza vari. Primo perchè il lavoro è dignità e la gente vuole lavorare e non vivere con un’elemosina di Stato. Secondo perchè non possiamo permetterci di spremere più di quanto si stia già facendo chi lavora per mantenere chi è disoccupato, considerato che la tassazione in Italia ha raggiunto livelli insopportabili!

Occorrono, quindi, politiche del lavoro attive e mirate alla formazione delle professionalità e dei mestieri richiesti dal mercato del lavoro. E laddove gli italiani rifiutano certi mestieri, bisogna intervenire formando a questi lavori gli immigrati invece di tenerli chiusi nelle gabbie dei centri di accoglienza!

 

 

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2 Responses

  1. Vale'80 ha detto:

    Caro Flavio paragonare l’Italia all Svizzera è impietoso! E’ come paragonare un cavallo purosangue ad un ronzino!!!

  2. Flavio Ezio ha detto:

    La Scuola in Italia è sempre stata lontana anni luce dal mondo del lavoro, ancora oggi la scuola insegna ma non forma.
    Nella vicina Svizzera dalle superiori, oltre a studiare si svolge apprendistato in aziende, a seconda dall’attività che lo studente intenderà svolgere in futuro. Alla fine del ciclo di studi oltre alla Teoria lo studente ha anche un monte ore di apprendistato in azienda, ergo è pronto per il lavoro.
    In Italia inoltre si è molto puntato su Licei,…snobbando certe attività che in altri Paesi sono apprezzate. Il sogno italico la scrivania.
    In ITALIA manca una riforma della Scuola basterebbe imitare Paesi che hanno varato riforme ottime.

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