Il governo può fare a meno di Matteo Renzi.

di Redazione. Il Governo Conte2 ha tirato dritto trovando un accordo sul lodo Conte Bis fregandosene di Matteo Renzi e dei renziani! Il consiglio dei ministri, infatti, ha dato il via libera al cosiddetto “lodo Conte bis” (*) sulla prescrizione che “aggiusta” la riforma del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e su cui hanno trovato un’intesa M5s, Pd e LeU, ma senza Italia Viva.

A Palazzo Chigi non c’erano, infatti, come annunciato dallo stesso Renzi, le ministre di Italia Viva che hanno ‘disertato’ il cdm rispettando gli ordini di scuderia.

Un antipasto della crisi di governo, oppure un aperitivo prima della spartizione delle 400 poltrone da assegnare in Eni, Enel, Leonardo, Poste, Terna, etc, tra poco più di un mese?

L’altra faccia della crisi. L’idea di Giuseppe Conte è una sola: una maggioranza senza Renzi «che mi ricorda tanto Salvini…». Tant’è, che si fa sempre più assordante il tam tam di palazzo Chigi impegnato a rastrellare “responsabili” in Senato, tra le fila di Forza Italia e del gruppo Misto, per rendere “irrilevanti” i voti renziani. «A palazzo Madama siamo già a quota 158 senza Italia Viva», dice chi è molto vicino a Conte, «per poter fare a meno di Renzi bastano 3-4 senatori. Tanto più che, potete starne certi, anche una decina di renziani su diciassette alla fine volterebbero le spalle al loro capo ormai avvitato in un cupio dissolvi. Italia Viva è tutt’altro che monolitica…». Conclusione: «Se va come deve andare, cambia la maggioranza e Conte si va a prendere una nuova fiducia in Parlamento».

Giochi di Palazzo a parte, una cosa è certa: da questa vicenda verrà fuori il peso specifico di Matteo Renzi e del suo nuovo partito. Da questa vicenda si capirà quanto ancora Renzi conta nell’attuale contesto politico e quanto potrà contare nel prossimo futuro, ovvero quando gli italiani saranno chiamati al voto.

Tanto prima o poi, al massimo tra due anni, si dovranno comunque riaprire le urne.

(*) LODO CONTE BIS:

  • Per gli assolti in primo grado, la prescrizione continua a correre.
  • Per i condannati si ferma dopo il primo grado di giudizio mentre il processo va avanti.
  • Se il condannato subisce una nuova condanna, la prescrizione si blocca in maniera definitiva; se viene assolto (ed è questa la grande novità), può recuperare i termini di prescrizione rimasti nel frattempo bloccati.

In altre parole, il blocco scatterebbe, in via definitiva, solo per la doppia condanna, in primo e in secondo grado di giudizio.

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5 Responses

  1. Mariella.CT ha detto:

    Dal pulpito più responsabile, capace e competente d’Italia. Matteo Renzi è quanto di meglio la politica di oggi possa offririci!

  2. Giacomo-TO ha detto:

    Da che pulpito viene la predica 🙂 🙂 🙂 🙂

  3. Matteo Renzi ha detto:

    Se il Premier vuole cacciarci, faccia pure: è un suo diritto! E Conte è il massimo esperto nel cambiare maggioranze. Se invece vogliono noi, devono prendersi anche le nostre idee. Alleati, non sudditi. Trovo il tono di Conte sbagliato, ma ai falli da dietro del premier rispondiamo senza commettere falli di reazione.

  4. Bella'90 ha detto:

    Serve la moralizzazione della politica e della gestione della res pubblica. Serve Onore, Rispetto, Dignità, Competenza e Onestà! Tutta merce assai rara al giorno d’oggi!

  5. Giacomo-TO ha detto:

    Il Paese può fare a meno di 500 parlamentari, 1.000 per un Paese di 60.000.000 di abitanti sono eccessivi.
    Il Paese può fare a meno di una politica dispendiosa più di una monarchia, dove elettricisti della Camera guadagnano più di TRUMP e della Merkel.
    Il Paese può fare a meno di tanti partitelli che nascono solo per avere sovvenzioni e poltrone.

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