Il galleggiar m’è dolce in questa palude…
Pagare l’affitto, il condominio, le bollette, le tasse, l’abbonamento metro-bus, senza concedersi mai il ‘lusso’ di un mal di denti o di una radiografia. E poi, con quello che rimane in tasca, provare a fare la spesa al supermercato. Dopo qualche mese di questa vita-ccia il ‘premier senza voto’ capirebbe che il “continuare a galleggiare”, come dice lui degli italiani che pensano di votare NO alla riforma costituzionale, è l’unica chance che resta alla gente per sopravvivere nelle paludi della crisi dove il suo governo l’ha ricacciata, e che le ragioni del NO alla riforma costituzionale vanno al di là del fatto che sia una ‘schiforma’ e di una pur evidente antipatia nei suoi confronti. Insomma, votare NO sarà liberatorio. Votare NO sarà pure scegliere di “continuare a galleggiare”, ma per evitare di affondare se si vota Sì. Votare NO sarà la sola risposta che la gente che lui ha costretto a “galleggiare” potrà dargli: tirare lo sciacquone e togliere il ‘premier senza voto’ dall’imbarazzo del galleggiamento.Ma campare con 1.200 euro al mese è una disgrazia che non capiterà mai ad uno della casta come Lui, che gode di ben altri emolumenti e ha una sola priorità: il potere, restare a Palazzo Chigi. Per cui dirà e farà di tutto per mantenere la poltrona. Alla resa dei conti il galleggiar gli è dolce in questa palude… molto più a lui che a noi cittadini. Quindi da qui al voto, non ci resterà che continuare a sentirlo e a vederlo a reti unificate, oppure cambiare canale, aspettando di dargli ‘il ciaone’ del 4 dicembre.
Malgrado quello che si legge su molti giornali, in merito ad un aumento di poveri in Italia, in realtà forse…
Gli unici ad esultare sono gli studenti che oltre alle vacanze di Natale e Pasqua si vedono arrivare pure quelle…
Non capisco perché si debba chiudere una scuola perché due devono pregare a digiuno. È assurdo
Siamo alle comiche! Se tu vuoi fare il digiuno lo puoi fare anche a scuola, non è che per fare…
Chi vuole andare a scuola deve poterci andare. Quando si comincia a imporre è sbagliato e si cade nella provocazione,…