Il film dei Giochi di Tokyo 2020.

di Alberto Sigona.

GIOCHI OLIMPICI TOKYO 2020
Il mio Diario

21 LUGLIO 2021
  • Mancano due giorni al via dei Giochi di Tokyo 2020, rinviati di un anno a causa della situazione drammatica dovuta alla pandemia da COVID-19.

  • La stragrande maggioranza della popolazione nipponica, proprio per paura di un’impennata dei contagi e per il rischio che i costi per la loro organizzazione si rivelino esagerati e deleteri per l’economia di un Paese alle prese con un’emergenza di portata straordinaria, avrebbe preferito addirittura l’annullamento della manifestazione a cinque cerchi, ma per fortuna degli appassionati si disputeranno regolarmente. Almeno così sembra. Eh già, perché, per quanto possa apparire assurdo, gli alti vertici sportivi del Giappone non hanno nascosto l’eventualità di una cancellazione last minute di quelle che si stanno trasformando nelle Olimpiadi più incerte e tormentate della storia.

  • Di certo lo Stato del Sol Levante ha in parte deluso le attese, gestendo male l’emergenza pandemica, e la stessa macchina organizzativa dei Giochi non è stata impeccabile. E la decisione, tutt’altro che inevitabile, di far disputare le gare a porte chiuse (per la prima volta nella storia) non è stata molto sensata, e fa a pugni con l’essenza stessa della manifestazione, che dovrebbe essere una festa per tutti. Ma ormai per le recriminazioni non c’è più tempo: il grande evento, atteso da 5 anni, pur fra mille polemiche e limitazioni di vario genere, e in un’atmosfera surreale, sta finalmente per iniziare!

  • Intanto, in attesa che si alzi il sipario sui Giochi (venerdì ci sarà la cerimonia inaugurale, con la consueta passerella delle varie Nazioni partecipanti), sono già iniziati alcuni tornei a squadre, fra cui quello del Softball (la versione femminile del Baseball). Esordio amaro per le campionesse europee dell’Italia, sconfitte 2-0 dalle statunitensi campioni del mondo.

22 LUGLIO 
  • Cresce l’attesa per il via ufficiale dei Giochi, i primi della storia ad essere stati rinviati ed a disputarsi in un anno dispari. Le azzurre del Softball perdono anche il secondo match, stavolta contro l’Australia. Softball a parte, nel complesso le nostre aspettative per queste Olimpiadi sono abbastanza positive, magari non sarà la squadra più forte di tutti i tempi (come ha affermato qualcuno…), ma qualche soddisfazione, al netto di episodi sfortunati (hanno già dovuto dare forfait il tennista M. Berrettini, neo finalista a Wimbledon, e la giovanissima lunghista Larissa Iapichino…), dovremmo portarla a casa. Il mio pronostico? 10 Ori, 10 Argenti e 20 Bronzi, per un totale di 40 medaglie. Troppo ottimista? È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.
    (Albert Einstein)

23 LUGLIO
  • Alle 20 ora di Tokyo (le 13 in Italia) si è tenuta la Cerimonia Inaugurale dei Giochi. Come da tradizione ha sfilato per prima la Grecia, ultimo il Paese ospitante. Per l’Italia i portabandiera (da questa Olimpiade ne sono permessi due, un uomo ed una donna) sono stati i campioni olimpici Elia Viviani (Ciclismo) e Jessica Rossi (Tiro). E domani si assegneranno le prime medaglie…

24 LUGLIO
  • Iniziano col botto i Giochi per l’Italia, che chiude la prima giornata olimpica con un Oro ed un Argento. Ad inaugurare il nostro medagliere vi ha pensato il 34enne Luigi Samele, che nella Scherma, Sciabola, ha conquistato uno splendido ed inatteso Argento, arrendendosi in Finale (15-7) solamente al fortissimo ungherese Áron Szilágyi, giunto al terzo Titolo olimpico individuale, eguagliando il record dei due miti del duello, l’italiano Nedo Nadi ed il cubano Ramon Fonst, diventando però il primo a centrare 3 Ori individuali in altrettante olimpiadi (in ambito donne l’impresa era riuscita soltanto a Valentina Vezzali), entrando nella leggenda dello sport. Dal Taekwondo è poi arrivato il primo Oro di questa spedizione, con il giovanissimo Vito Dell’Aquila (Mesagne, 3 novembre 2000) che ha conquistato il metallo più pregiato al termine di un combattimento molto duro con un esponente della Tunisia, l’unico che in questo torneo è riuscito a mettere in difficoltà il nostro atleta, alla fine impostosi 16-12 rimontando dall’8-10.

  • L’Italia della Pallavolo Uomini debutta con una vittoria soffertissima contro il Canada, mentre le ragazze del Softball rimediano il terzo k.o. di seguito, arrendendosi anche al Giappone, abbandonando ogni speranza di medaglia.

  • Nella prova in linea di Ciclismo su strada l’Oro è andato all’ecuadoregno R. Carapaz (vincitore del Giro d’Italia 2019), che ha preceduto il belga Van Aert ed il trionfatore dell’ultimo Tour de France, T. Pogacar. Azzurri non pervenuti.

25 LUGLIO
  • Non è stata una giornata particolarmente felice per i nostri colori, che si limitano ad impinguare il nostro medagliere con “soli” tre Bronzi, rispettivamente con Elisa Longo Borghini nella prova in linea di Ciclismo su strada femminile (già 3^ a Rio 2016); con Odette Giuffrida nello Judo, categoria 52 kg donne (già Argento alle ultime olimpiadi brasiliane); e, a sorpresa, con Mirko Zanni nel Sollevamento Pesi (67 kg), che riporta all’Italia un alloro che in questa disciplina mancava da tempi memorabili. Delusione nel Fioretto donne, con Alice Volpi (4^) ed Arianna Errigo che non riescono a mantenere alto il nostro vessillo in questa specialità dopo anni ed anni di gloria senza soluzione di continuità.

  • Grandioso successo nel Volley femminile, 3-0 alle forti (ma non più fortissime) russe. Vittoria importante anche nel Basket Uomini, che tornava a disputare un’Olimpiade a distanza di 17 anni dallo storico Argento di Atene 2004: gli uomini di Meo Sacchetti hanno inflitto un netto 92-82 alla Germania, nel giorno dello storico k.o. degli USA ad opera della Francia: gli americani non perdevano un match olimpico dal 2004! Esordio vincente anche nella Pallanuoto Uomini (le donne, ricordiamolo, non sono riuscite a qualificarsi), col Settebello che strapazza il Sudafrica 21-2.

26 LUGLIO
  • Seconda giornata consecutiva senza medaglie d’Oro per i nostri colori. Arrivano però 3 Argenti, di cui uno storico, nella 4×100 s.l. di Nuoto, coi nostri A. Miressi, T. Ceccon, L. Zazzeri e M. Frigo che si arrendono soltanto ai fortissimi Stati Uniti di C. Dressel, che promette scintille da qui alla conclusione del programma natatorio. Argento anche per i campioni olimpici uscenti Diana Bacosi e Daniele Garozzo, che, rispettivamente nel Tiro al Volo (Skeet donne) e nella Scherma (Fioretto), non riescono per un soffio a confermarsi sul gradino più alto del podio. A completare il computo degli allori giornalieri vi ha pensato il Bronzo di N. Martinenghi nei 100 rana di Nuoto, disciplina in cui oggi ha debuttato la Divina Federica Pellegrini, che ha centrato a stento il pass per le Semifinali: la sua carriera stavolta sembra davvero giunta al capolinea.

  • Nel Volley Uomini rimediamo una cocente sconfitta ad opera della fortissima Polonia: 3-0. L’impressione è che anche questa volta per i nostri colori non ci sarà il tanto auspicato Oro che in molti paventavano.

27 LUGLIO
  • Terza giornata consecutiva senza medaglie d’Oro, per un’astinenza che si sta facendo preoccupante, e che di già ci costringe a rivedere al ribasso le nostre previsioni, che “vedevano” 10 Ori ed un piazzamento di tutto rispetto nel medagliere. Oggi arrivano comunque un Argento inatteso dalla 34enne Giorgia Bordignon nel Sollevamento Pesi (64 kg donne) e due Bronzi, nello Judo donne 63 kg con Maria Centracchio (prima molisana di sempre a vincere una medaglia) e nella Spada donne a squadre (Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria e Alberta Santucci). Intanto Federica Pellegrini, col 7° tempo, centra nei 200 stile libero la quinta finale olimpica consecutiva, prima nuotatrice a riuscirci.

  • Il Volley Donne supera la Turchia 3-1, mentre il Settebello di Pallanuoto impatta 6-6 con la Grecia.

  • Si è concluso il programma del Taekwondo, e salta all’occhio il clamoroso 0 nella casella Ori del medagliere (vinto dalla Russia) dei maestri della Sud Korea: soltanto l’ultima vittima illustre della globalizzazione?

28 LUGLIO
  • Quarta giornata consecutiva senza medaglie d’Oro, ed ormai sembra una maledizione. Arrivano l’Argento della Sciabola a squadre (Samele, Berrè, Curatoli e nonno Montano) ed i Bronzi nel Canottaggio (“Quattro senza” di Castaldo, Rosetti – sostituito in finale da Di Costanzo causa Covid-19 -, Lodo, Vicino) e nel Nuoto, con Federico Burdisso nei 200 Farfalla. Arriva pure la prima medaglia nella storia della Boxe femminile, grazie ad Irma Testa, giunta in Semifinale: male che andrà sarà Bronzo ex aequo. Federica Pellegrini non va oltre il 7° posto nei suoi 200 s.l., mentre Filippo Ganna, campione del Mondo in carica, si ferma al 5° posto nella prova a cronometro di Ciclismo su strada vinta dallo slòveno Roglic.

  • Sconfitta onorevole per la Nazionale di Basket Uomini, 83-86 dall’Australia, una delle candidate al trionfo finale. Vince, invece, il Volley uomini, 3-1 ai padroni di casa, e quarti di finale ad un passo.

29 LUGLIO
  • Arriva finalmente il secondo Oro per la nostra delegazione, ed è targato Canottaggio, disciplina che non ci vedeva salire sul gradino più alto del podio a cinque cerchi da ben 21 anni. Il successo tanto auspicato lo portano a casa Valentina Rodini (Cremona, 1995) e Federica Cesarini (Cittiglio 1996) nel Due di coppia pesi leggeri, ed è il primo trionfo nella storia del remo in gonnella. Splendida la loro performance, ottenuta al fotofinish sull’acerrima rivale della Francia. Dal Canottaggio quest’oggi è arrivato anche un Bronzo nell’identica specialità al maschile, grazie a S. Oppo e P. Ruta. Nel Nuoto sa di miracolo sportivo l’Argento di Greg Paltrinieri negli 800 sl (alla cui finale si era qualificato con l’ultimo tempo disponibile), che mostra di essere più forte della mononucleosi. Nella Scherma delude il Fioretto donne (E. Cipressa, A. Errigo, M. Batini e A. Volpi), che ad ogni modo si consola con il Bronzo.

  • Negli sport di squadra arrivano grandi notizie, col Settebello di Pallanuoto che supera 12-11 gli USA garantendosi un posto fra le prime otto Nazioni del torneo, e lo stesso fa il Volley donne dopo il 3-0 rifilato all’Argentina.

30 LUGLIO
  • Se si eccettua il sorprendente Bronzo di Lucilla Boari nel Tiro con l’Arco donne (mai prima d’oggi codesta disciplina ci aveva regalato una medaglia olimpica al femminile), quella odierna è stata una giornata sotto tono per i colori azzurri.

  • La Nazionale di Pallavolo Uomini dopo il 3-1 rifilato all’Iran guadagna l’accesso ai Quarti di finale.

  • Si è concluso il programma di Canottaggio, che non ha mostrato alcuna sorpresa, con la Nuova Zelanda, com’era preventivabile, che si è aggiudicata il medagliere con 3 Ori e 2 Argenti; a seguire Australia con 2-0-2 e Olanda con 1-2-2; 6^ Italia con 1-0-2. Nessun Oro per corazzate come Gbr e Germania, a conferma di come anche nel mondo remiero sia diventato difficilissimo farsi strada, a causa di una concorrenza sempre più spietata ed irriverente (ed il primo Titolo olimpico di sempre della Grecia lo sta a testimoniare…).

31 LUGLIO
  • Siamo giunti al giro di boa dei Giochi e l’Italia, ahinoi, rimane ferma a quota 2 Ori, per un misero bottino che cozza contro ogni previsione, e che non promette nulla di buono per il prosieguo della kermesse, che di questo passo rischia di divenire una delle più deprimenti di sempre. Eppure i tanti Argenti e Bronzi vinti sin qui (siamo già a quota 24 medaglie) stanno a testimoniare l’ottima salute dell’intero movimento sportivo italiano. Evidentemente i soli 2 Titoli olimpici non rispecchiano fedelmente il livello della nostra Nazione, e sono figli più che altro di episodi poco fortunati, come la gastroenterite che ad esempio ha colpito la nuotatrice Simona Quadarella poco prima del via della manifestazione a cinque cerchi, impedendole di essere al top della forma negli 800 sl, in cui s’è dovuta accontentare del Bronzo. Stessa medaglia conquistata nel Sollevamento Pesi (cat. 81 kg) da Nino Pizzolato, in una disciplina che dopo tantissimi anni ci rivede fra i protagonisti. Bronzo, con un pizzico di delusione, anche nella Boxe (Pesi Piuma donne), con Irma Testa, prima donna italiana ad andare a medaglia nel Pugilato. Oggi è arrivato anche un Argento, grazie a M . Nespoli (Oro a squadre a Londra 2012) nel Tiro con l’Arco. Intanto è già iniziato il programma dell’Atletica Leggera, e Marcell Jacobs nelle batterie dei 100 metri ha stabilito il record italiano fermando il tempo a 9”94: come inizio non c’è male.

  • L’ItalBasket supera 80-71 la Nigeria e vola ai Quarti di Finale. Il Volley donne conosce la prima sconfitta, 3-0 ad opera della Cina già eliminata: le nostre ragazze si giocheranno il primato del girone nel prossimo match che le vedrà opposte agli USA. Il Settebello già qualificato travolge 16-8 i padroni di casa del Giappone.

  • Si è concluso il programma dello Judo, e come da copione ha prevalso nettamente il Giappone con ben 9 Ori, lasciando agli altri soltanto gli avanzi delle proprie ingordigie (ad iniziare dal Kosovo, 2 Ori).

1 AGOSTO
  • 1 Agosto 2021: segnatevi questa data, incidetela con lo scalpello nella vostra memoria, perché stamane, Signori, si è fatta la leggenda dello sport italiano. Non esagero se vi dico che quella che abbiamo vissuto oggi è stata la giornata più bella nella storia dei Giochi Olimpici moderni (dal 1896), di quelle che non avevamo immaginato neanche nei sogni più profondi, e che probabilmente non si ripeteranno mai più. Nel giro di una decina di minuti abbiamo conquistato nell’Atletica Leggera – la disciplina olimpica per antonomasia nonché quella che da oltre un decennio ci vedeva barcamenare in un buio da cui sembrava impossibile uscire – quella fatidica medaglia d’Oro che non conquistavamo da Pechino 2008 (con A. Schwarzer, Marcia), perdipiù in specialità che mai ci avevano visto salire sul gradino più alto del podio in competizioni extraeuropee outdoor, ovvero il Salto in Alto Uomini e addirittura i 100 metri piani, quest’ultima considerata la regina delle gare olimpiche, in cui mai un azzurro era arrivato in Finale in oltre 120 anni di competizioni a cinque cerchi. L’impresa di Marcell Jacobs (El Paso, Texas, 1994) può essere ritenuta perciò la madre di tutti gli exploit eccezionali, superiore, per intenderci, ai Titoli Olimpici di Livio Berruti (Roma 1960) e Pietro Mennea (Mosca 1980) nei 200 metri, che tanto avevano eccitato la fantasia popolare. L’italo-texano, infatti, è riuscito a vincere un Oro in una specialità che per noi era sempre stata off limits e che negli ultimi decenni era diventata sempre più appannaggio degli afroamericani, dei giamaicani e di altre etnie extraeuropee, e per il vecchio continente sembrava non esserci più spazio, relegato com’era ai margini di ogni aspettativa. Il rappresentante delle Fiamme Oro ha così infranto un vero e proprio tabù, quasi una legge non scritta delle gare di velocità, rimettendo indietro di tantissimo le lancette del tempo e della storia dei 100 metri, consegnandosi nell’epica dello sport. Ha vinto la sua gara fermando il cronometro a 9”80, migliorando di 4 centesimi il suo strabiliante record europeo stabilito poche ore prima in Semifinale, precedendo sempre di 4 centesimi lo statunitense Fred Karley, facendo quasi passare in secondo piano lo strepitoso Oro di Gianmarco Tamberi (Civitanova Marche, 1992), che pochi minuti prima dell’apoteosi di Jacobs si era spinto oltre ogni rosea previsione, prendendosi una meravigliosa rivincita verso quel destino losco e bastardo che 5 anni prima, alla vigilia dei Giochi di Rio, gli aveva impedito di concorrere per una medaglia che sarebbe stata ampiamente alla sua portata. Nella gara odierna, saltando 2,37 m, ha ottenuto una vittoria che sulla carta avrebbe dovuto conseguire in surplace il bi-campione del mondo Barshim (Quatar), considerato quasi imbattibile. In effetti imbattibile lo è stato, ma non ineguagliabile. Tamberi, infatti, non lo ha affatto sconfitto, ma eguagliato sì, prendendosi l’Oro ex aequo più bello nella storia dell’Atletica italiana. Un’Atletica che dopo tanto tempo ci rivede finalmente fra i grandi del palcoscenico internazionale, per una giornata fantastica che ci ripaga ampiamente delle tante delusioni rimediate nella prima parte di questa Olimpiade, in cui avevamo raccolto molto meno di quanto preventivato, almeno per quanto concerneva i Titoli Olimpici (cioè gli Ori). La 9^ giornata di gare si era aperta con il Bronzo nella 4×100 misti di Nuoto, con T. Ceccon, N. Martinenghi, F. Burdisso e A. Miressi che concludevano il programma di una disciplina il cui bilancio in questi Giochi è stata tutto sommato positivo, anche se è mancato l’acuto che speravamo. La nota negativa odierna è venuta dalla Scherma, col Fioretto Uomini fatto fuori dal Giappone già ai Quarti, costringendo l’Italia della lama a chiudere mestamente un’Olimpiade fallimentare, con zero Ori, come non accadeva da Mosca 1980.
  • Il Volley Uomini supera 3-0 il Venezuela, chiudendo al 2° posto il proprio girone dietro alla fortissima Polonia, principale candidata all’Oro.

  • Si è concluso, come anticipato poc’anzi, il programma del Nuoto in corsia. Anche stavolta hanno fatto la voce grossa gli USA con ben 11 Ori – 5 dei quali con C. Dressel (50 sl, 100 sl e 100 farfalla, più le staffette), vero mattatore (annunciato) di questi Giochi – 10 Argenti e 9 Bronzi, precedendo nel medagliere l’Australia (9 Ori, 3 Argenti ed 8 Bronzi), la Gran Bretagna (4-3-1) e la Cina. Niente Ori per la Germania, e questa è una notizia. Ha chiuso i battenti anche la Scherma, vedendo il trionfo della Russia (Ori: 3) davanti alla Francia (2) ed alla Corea del Sud (1).

2 AGOSTO 
  • Dopo la magica doppietta di Ori di ieri, oggi è arrivata soltanto una medaglia d’Argento, ma si tratta di un alloro molto pesante: lo ha conseguito Vanessa Ferrari nella Ginnastica Artistica (corpo libero), la quale a 30 anni è riuscita finalmente, dopo tanta sfortuna, a centrare un traguardo degno della sua carriera e delle sue abilità. Per la Ginnastica Artistica al femminile è la prima medaglia di sempre a livello individuale, la seconda in assoluto, comprendendo le prove a squadre, dopo quella di Amstedam 1928. Scusate se è poco.

  • Il Volley Donne ha perso 3-2 con gli USA, chiudendo il proprio girone al 2° posto. 2° posto anche per il Settebello di Pallanuoto, che ha impattato 5-5 con l’Ungheria. Segnaliamo l’ottimo 7° posto di Nadia Batocletti nei 5000 donne, che, in una specialità dominata dai centrafricani, è davvero un qualcosa di straordinario.

  • Si è concluso il programma del Tiro, e qui l’Italia ha proprio toppato, vincendo soltanto un Argento con Diana Bacosi. E pensare che a Rio avevamo portato a casa 4 Ori e 3 Argenti. Il medagliere lo ha vinto la Cina (4 Titoli), davanti ad USA e Russia.

3 AGOSTO
  • Quinto Oro per la nostra spedizione. Lo portano a casa Caterina Banti (Roma, 1987) e Ruggero Tita (Rovereto, 1992) nella Vela (Nacra 17 misto), i quali, dopo aver vinto tutto a livello internazionale, trovano qui a Tokyo la vera e definitiva consacrazione.

  • Negli sport di squadra arrivano due amare delusioni. L’ItalVolley Uomini perde 3-2 contro una modesta Argentina, terminando ai Quarti di Finale la propria avventura olimpica: era da Barcellona’92 che non si falliva l’accesso alle Semifinali. La Nazionale di Basket viene piegata, sempre ai Quarti, da una non irresistibile Francia (84-75), rinviando per l’ennesima volta i sogni di gloria.

  • Il Medagliere generale vede nettamente in testa la Cina con ben 29 Ori, seguita dagli USA con 22, poi Giappone 17, Australia 14, Russia 12, Gbr 11, Francia, Germania e Corea Sud 6, Italia, Olanda 5.

4 AGOSTO
  • Strepitosa affermazione di Filippo Ganna (Verbania, 1996) e compagni nel Ciclismo su pista, “inseguimento a squadre”. Trascinati dal pluricampione del Mondo, il quartetto azzurro (composto anche da J. Milan, F. Lamon e S. Consonni), ha superato in Finale la fortissima Danimarca con una mega rimonta concretizzata proprio sul filo di lana, vincendo un favoloso Oro (che in questa specialità ci mancava da Roma ’60) con annesso record del Mondo (3’42″032).

  • Disastro totale negli sport di squadra. Dopo il Volley Uomini e la Nazionale Maschile di Basket, lasciano anzitempo la kermesse la Pallavolo donne (0-3 dalla Serbia) – che in molti davano per favorita – ed il Settebello di Pallanuoto (6-10 dalla solita Serbia). Capitombolo doloroso anche per il Beach Volley, con Lupo-Nicolai (Argento a Rio 2016) che si sono arresi al Quatar.

  • Oggi si è disputata la Finale dei 200 metri piani di Atletica Leggera. Il successo è andato al canadese A. De Grasse con il tempo di 19”62. Si è concluso il programma di Sollev. Pesi ed il medagliere ha visto prevalere la Cina con 7 Ori, lasciando agli altri il minimo sindacale. Chiude bottega anche la Vela, ed ha visto primeggiare la Gran Bretagna con 3 Ori, a ruota l’Australia con 2. Aggiorniamo ora il Medagliere generale. Proprio la Cina è sempre in vetta, con 32 Titoli, poi Usa 25, il sorprendente Giappone – che sta dando vita all’Olimpiade più bella di sempre – 20, Australia 15, Gbr14, Russia 13, Germania 8, quindi troviamo appaiate con 6 la nostra cara Italia, la Francia e la Sud Corea.

5 AGOSTO
  • Un’altra giornata da incorniciare per i nostri colori, che festeggiano il 7° Oro complessivo di questa spedizione, addirittura il 3° nell’Atletica Leggera, disciplina che mai nel nuovo millennio era stata così generosa con gli azzurri (tre Titoli Olimpici erano arrivati soltanto a Mosca 1980 ed a Los Angeles 1984). Ci sembra di rivivere i fasti d’antan, quando l’Italia dell’Atletica si crogiolava nell’eccellenza. A riportarci indietro nel tempo, dopo l’exploit del 1° agosto di Tamberi e Jacobs, oggi ci ha pensato Massimo Stano (Grumo Appula, 1992), che ha dominato dal principio alla fine la Marcia 20 km, vincendo un Oro quasi del tutto inatteso, e per questo ancora più bello ed emozionante. A rendere il sapore della giornata di oggi ancora più dolce ci hanno pensato Gregorio Paltrinieri, Bronzo nella 10 km di Fondo (Nuoto); il portabandiera Elia Viviani, Bronzo nel Ciclismo su Pista, Ominium (specialità che a Rio gli aveva regalato l’Oro); Viviana Bottaro, Bronzo nel Karate (disciplina esordiente ai Giochi) ed il k1 200 metri di Canoa, con Manfredi Rizza che ha sfiorato il gradino più alto del podio, conquistando un imprevisto Argento. A tre giornate dal termine dei Giochi l’Italia si attesta fra le prime 10 del medagliere, con 7 Ori, 10 Argenti e 18 Bronzi, per un totale di ben 35 medaglie: quota 40 da me pronosticata alla vigilia non è più un miraggio. Ma a prescindere dal totale degli allori che arriveranno (ricordiamo che il nostro record è di 36), questa di Tokyo rimarrà nella storia d’Italia come una delle Olimpiadi più importanti, soprattutto per quello che siamo riusciti a “combinare” nella già citata Atletica, che compensa ampiamente il flop relativo agli sport di squadra.

6 AGOSTO
  • Quella odierna è stata una giornata pirotecnica, di quelle che faranno non tanto la storia ma l’epica dello sport italiano, paragonabile solamente a quella del 1° agosto, la quale è già diventata il metro della nostra eccellenza. L’Italia, infatti, oggi è riuscita a portare a casa addirittura 3 Ori (tre), portando la quota complessiva dei Titoli Olimpici alla straordinaria cifra di 10, per un bottino che sino a qualche giorno fa appariva impensabile (a metà kermesse avevamo racimolato soltanto 2 Ori). Ma la cosa che più di ogni altra ci stupisce è che 2 di questi 3 Ori sono venuti dall’Atletica. Il primo Oro di giornata è arrivato grazie ad Antonella Palmisano (Mottola, 1991), che nel giorno del suo trentesimo compleanno è riuscita a regalarsi la Marcia 20 km (prima donna italiana a riuscirci alle Olimpiadi, il decimo Oro azzurro – comprendendo i maschi – nella storia di questa specialità di Atletica, la più generosa per i nostri colori), dominando la gara dall’inizio alla fine, sulla falsariga di M. Stano, vincitore appena 24h prima della gara omologa. Ad innalzare ulteriormente il termometro dell’eminenza italica ci ha pensato, nel Karate, Luigi Busà (Avola, 1987). Il due volte iridato ha avuto ragione in Finale del cinque volte Campione del Mondo Rafael Aghayev (36enne dell’Azerbaijan), l’avversario di una vita, il rivale più temibile, conseguendo a quasi 34 anni l’ultimo alloro che gli mancava, consentendoci di toccare quota 37 medaglie, superando il record di Los Angeles 1932 e Roma 1960. Quindi, pochi minuti dopo, il record sarebbe stato ritoccato, e lo avremmo fatto in una delle gare più ostiche, in una delle specialità a noi meno congeniali, che mai, né a livello iridato né a livello olimpico, ci aveva visto trionfare. Ricalcando le orme magiche del 1° agosto, giorno in cui è arrivato l’incredibile nonché leggendaria apoteosi nei 100 m. di Atletica, siamo riusciti a primeggiare, udite udite, nella staffetta 4×100 (alla cui Finale eravamo giunti col 4° tempo), con Lorenzo Patta, Eseosa (ed ha osato…) Desalu, Filippo Tortu (ultimo frazionista) e soprattutto con il neo campione olimpico Marcell Jacobs, battendo (col record italiano di 37”50) di un centesimo la Gran Bretagna con una superba rimonta concretizzata proprio sul traguardo. Per un trionfo che ci ripaga delle delusioni di un’intera vita e che riscrive la storia dell’Atletica nostrana, aprendo, forse, una nuova era: l’era della magia pura.

    Se sino ad ieri il malloppo di questa disciplina poteva apparirci iperbolico, adesso, arrivando addirittura a 5 successi – un totale mai raggiunto né ai Giochi né ai Mondiali, e che al momento ci permette di agguantare al 1° posto gli Stati Uniti (che però possono vantare un’infinità di medaglie complessive in più) e di piazzarci davanti alla Giamaica – , assume le fattezze dell’impossibile, della fantascienza più spinta, dell’immaginazione più fantasiosa. Ci sembra di parlare di un’altra Nazione, eppure ci riferiamo all’Italia, che in questi Giochi ha fatto letteralmente saltare il banco.

  • Il Medagliere generale vede, a due giornate dal termine, la Cina volare verso il trionfo (emulando Pechino 2008), con 36 Ori. A seguire troviamo gli USA con 31, poi Giappone 24, Gran Bretagna 18, Russia e Australia 17, Italia 10 (eguagliata Atene 2004), Germania e Olanda 9, Francia e la sorprendente Nuova Zelanda 7, Corea del Sud e Cuba 6. E adesso il rush finale, con la nostra Nazione chiamata a difendere l’ottimo 7° posto dalle probabili incursioni di tedeschi, olandesi e francesi.

7 AGOSTO
  • Dopo la scorpacciata luculliana di ieri (con i tifosi che si apprestano a santificare M. Jacobs ed i vertici FIDAL), che ha visto l’Italia dettar legge in Atletica – a proposito, mai una singola disciplina ci aveva regalato 5 Ori in una edizione dei Giochi – oggi è arrivata soltanto una medaglia, la 39^ della nostra spedizione, e reca la firma di A. Conyedo (Lotta Libera, 97 kg). Così, a 24 h dal termine della kermesse a cinque cerchi, il nostro medagliere recita: 10 Ori, altrettanti Argenti e 19 Bronzi. Attualmente siamo al 9° posto (con gli stessi Ori di Germania ed Olanda, che però ci sopravanzano per più Argenti), davanti alla Francia (9), l’unica che a questo punto potrà insidiare la nostra posizione in graduatoria.

  • Suscita clamore il successo nei 1500 metri piani di Atletica Leggera del norvegese Jakob Ingebrigtsen (col record olimpico di 3’28”32), in una gara che da diversi decenni era diventata esclusiva degli africani. Per quanto concerne gli sport di squadra oggi si sono assegnati diversi Titoli. Il Giappone si è imposto nel Baseball davanti agli USA, che si sono rifatti nel Basket (Argento alla Francia, Bronzo all’Australia) – vincendo l’ennesimo Titolo della loro storia – e nella Pallanuoto donne (Argento alla Spagna, Bronzo all’Ungheria). Nel torneo di Calcio ha trionfato il Brasile (già campione a Rio 2016) sulla Spagna (3° Messico). Nella Pallavolo e nella Pallamano Uomini si è imposta la Francia – che negli sport di squadra ci ha proprio surclassato -, rispettivamente su Russia (3^ Argentina) e Danimarca. In data odierna è calato il sipario sulla Canoa, che ha visto imporsi la solita Ungheria con 3 Ori, davanti alla forza emergente della Nuova Zelanda (stessi Ori ma meno Argenti), alla Germania (2) ed all’Australia (2). Si è chiuso altresì il programma della Lotta, ed ha visto imporsi il Giappone con 5 Ori (Russia 4, USA 3).

  • Il medagliere complessivo vede ancora in vetta la Cina con ben 38 Ori, seguita dagli Stati Uniti con 36. Il Giappone è matematicamente 3° con 27 Ori. Poi abbiamo Gran Bretagna e Russia con 20, Australia con 17, Germania (in calo rispetto agli ultimi anni), la sorpresa Olanda e l’Italia con 10, l’immarcescibile Francia con 9, Nuova Zelanda e Brasile 7.

8 AGOSTO
  • Le nostre memorabili Olimpiadi si concludono con la 40^ medaglia, una cifra tonda che rappresenta al meglio il calibro della nostra spedizione. A portarla a casa sono state le ragazze della Ginnastica Ritmica, nel concorso a squadre: Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Martina Santandrea. Così l’Italia chiude la rassegna olimpica con 10 Ori, 10 Argenti e 20 Bronzi (il mio pronostico si è avverato!), ottenendo lo stesso numero di Titoli di corazzate come Germania (che nella storia dei Giochi ci aveva quasi sempre surclassato) e Francia, lasciandoci alle spalle grandi potenze come la Sud Corea e l’Ungheria. Anche stavolta ci siamo attestati nella top 10, mostrando una poliedricità senza pari, andando a medaglia in svariate discipline, dall’Atletica – in cui abbiamo toccato l’acme delle nostre potenzialità – al Karate, dal Ciclismo alla Vela, dal Canottaggio alla Scherma, passando per Sollevamento pesi, Taekwondo, Ginnastica, Tiro con l’arco e Nuoto.

  • La Maratona maschile di Atletica se l’è aggiudicata il keniano Eliud Kipchoge, terzo maratoneta nella storia a concedere il bis olimpico in questa massacrante gara. Il medagliere dell’Atletica se lo sono aggiudicati ancora una volta gli USA (7 Ori), davanti all’Italia (5). A seguire troviamo Kenya (4), Giamaica (4) e Polonia (4). Nel Pugilato si registra l’exploit di Cuba (4 Ori) davanti alla Gran Bretagna (2), che nel Ciclismo fa man bassa di Titoli (6), davanti all’Olanda (5). La Francia ha conquistato l’Oro della Pallamano donne. Gli USA han fatto loro il Titolo del Volley donne. La Serbia sale sul gradino più alto del Podio nella Pallanuoto Uomini (2^ Grecia 3^ Ungheria).

  • Ecco il medagliere finale di questi Giochi (conteggiando solamente gli Ori):

    1)USA 39

    2)CINA 38

    3)GIAPPONE 27

    4)GBR 22

    5)RUSSIA 20 (la Russia ha però gareggiato sotto le insegne del Comitato Olimpico Russo, per le note vicende del doping di Stato che si trascinano da Rio 2016)

    6)AUSTRALIA 17

    7)OLANDA, FRANCIA, GERMANIA, ITALIA 10

    11)CANADA, BRASILE, N. ZELANDA, CUBA 7

    15)UNGHERIA, COREA DEL SUD 6

    17)POLONIA, R. CECA, KENYA, NORVEGIA, GIAMAICA 4

You may also like...

1 Response

  1. Alberto Sigona ha detto:

    LA TOP 10 DELLA STORIA DEI GIOCHI DAL 1896 AD OGGI?
    1 M PHELPS
    2 C. LEWIS
    3 U. BOLT
    4 E. ZATOPEK
    5 M. SPITZ
    6 P. NURMI
    7 N. NADI
    8 N. ANDRIANOV
    9 J. OWENS
    10 A. OERTER

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *