Un contro governo mondiale.

di Maria Pia Caporuscio. L’obiettivo dell’attuale “governo mondiale” è quello di scavalcare i millenni di civiltà raggiunti con un ritorno al passato. Un sistema dove la politica è al soldo dell’economia e l’economia fa politica, un binomio perfetto: politica e denaro! Urge un cambiamento di questo sistema creato dai potenti, che esclude le popolazioni dai loro banchetti, senza spartire con esse neppure le briciole. Un sistema che spreme le popolazioni per far pagare ad esse i loro lussi. Non c’è dubbio che questo “democratico salasso” serve a garantire loro la bella vita di sempre.
A questo punto è chiara la necessità di istituire un “Contro Governo Mondiale” per liberare la società dallo stato di schiavitù di cui è vittima. Un Contro Governo che applichi quei valori umanitari che questi sistemi vanno distruggendo. Necessita creare un collegio mondiale, formato da uomini e donne di tutte le nazioni, per trasformare questo pianeta da paradiso per ricchi e inferno per i poveri, in un luogo sereno e vivibile per tutti i suoi abitanti. Un contro governo che riconosca ad ogni uomo il diritto di ricevere di che vivere dignitosamente, dalla nascita alla sua morte. il diritto alla tranquillità, all’istruzione, alla salute e ad una riduzione drastica dei tempi di lavoro, in modo che possa dedicare il suo tempo a ciò che egli ama e non spendere l’esistenza su un posto di lavoro, per produrre ricchezza per altri uomini. La tecnologia, l’ingegneria genetica, le nanotecnologie, la robotica devono servire per liberarlo da questa schiavitù e non a provocare licenziamenti in massa e rendere ancora più dura l’esistenza per i pochi che ancora lavorano e la disperazione per quelli che il lavoro lo hanno perduto. La tecnologia deve migliorare le condizioni di vita della classe lavoratrice e non portarli alla disperazione favorendo l’arricchimento sfrenato dei già ricchi proprietari, permettendo guadagni stratosferici con la decimazione degli operai. Un contro governo che ci liberi dagli inganni politici e dall’immoralità dei potenti. Necessita creare una sorta di Comunismo Moderno e Rivoluzionario, dove la condivisione delle risorse del pianeta diventi una questione di giustizia e uguaglianza per tutta l’umanità. L’uguaglianza deve essere applicata alla nascita e tutti devono avere pari opportunità e quello che una persona realizza durante la vita, lo deve unicamente a sé stesso: chi fa più degli altri ha diritto ad avere un tenore di vita proporzionale ai meriti, rispetto a chi non fa nulla. A questo punto sarebbe opportuno rispolverare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, proclamata il 10 dicembre 1948, aggiungendovi nuovi elementi più adatti all’epoca in cui viviamo. Se questa Carta venisse rispettata nella sua interezza in tutti i paesi, l’umanità farebbe un grande balzo in avanti, verso un mondo con maggiore libertà, uguaglianza e fraternità. Necessita che si torni ad amare il mondo in cui viviamo, imparare a vivere in armonia con gli altri esseri umani e la natura. Il PIL (prodotto interno lordo) con cui oggi si strangolano i popoli, deve essere sostituito dal FIL (felicità interna lorda) Il PIL non tiene conto dei sentimenti, della salute, della qualità dell’educazione e della gioia nei momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia e la solidarietà dei nostri valori. Non tiene conto della giustizia. Non misura il coraggio, la saggezza, la conoscenza, la compassione, il dolore. Misura tutto il PIL tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Necessita aumentare la felicità piuttosto che la crescita economica. Il fine economico dovrebbe essere quello di facilitare il cammino degli abitanti di questo mondo.

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