Il congresso farsa dei grillini segna la fine dell’utopia del partito-non-partito.

di Alessandro Sallusti. Il congresso farsa dei grillini segna la fine dell’utopia del partito-non-partito che si voleva fatto da eletti da Dio più che dagli elettori, cosa apparentemente verosimile, visto che nessun elettore conosceva neppure uno dei candidati per caso spediti in Parlamento.

Che sia davvero così se ne è accorto, meglio tardi che mai, pure Marco Travaglio, che in questi ultimi anni con il suo Fatto Quotidiano ha dato voce e sostegno a questa illusione ottica: «Esame di immaturità – ha scritto ieri a proposito del congresso dei Cinque Stelle -: a chi interessa, nel pieno di una pandemia, questa sbobba fatta di regolette, scontrini, quote sociali e piattaforme on line?».

Già, dico io, sarebbe una giusta osservazione se parlassimo di una improvvisa deriva dei grillini, mentre invece «regolette, scontrini e quote sociali» hanno costituito il cardine di una narrazione e di una politica fondata sulla presunta diversità. Cioè sul nulla, perché – come sta emergendo – la diversità non esiste.

«Riusciranno i nostri eroi a capire chi sono e da dove vengono per capire dove andare?», scrive ancora Travaglio, centrando la questione ma mettendo un punto interrogativo di troppo.

I «nostri eroi» infatti sanno e capiscono, sono così malmessi proprio perché sanno chi sono e da dove vengono. Cioè sanno di essere dei signori venuti dal nulla, i più pure nullatenenti, senza alcuna esperienza di lavoro e di vita, che improvvisamente si sono ritrovati sotto i riflettori a guadagnare quindicimila euro al mese più benefit. E quindi, per dare una risposta non richiesta alla domanda di Travaglio, non vogliono andare da nessuna parte, vogliono restare lì a qualunque costo, perché fuori di lì la maggior parte ricadrebbe nell’anonimato e forse pure col tempo nell’indigenza.

La marea grillina ha occupato il potere, lo stesso che dicevano di voler liberare dalla morsa della politica. Non sarà mai classe dirigente né autentica forza di governo. Non perché strada facendo abbiano perso la testa, come sostiene Travaglio, ma perché la testa non l’hanno mai avuta, se si eccettuano quei tre o quattro geni guidati da Beppe Grillo e dalla buonanima di Casaleggio senior che hanno messo in piedi questo baraccone. Mai pensando che sarebbe finita così tristemente.

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2 Responses

  1. Anonimo ha detto:

    Basta vedere certi Ministri (SIC)

  2. Anonimo ha detto:

    Il M5S è nato da un Comico.
    Non c’è da stupirsi di farse e sparate varie.

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