I veri polli da spennare sono i decorticati italioti.

di Alex. Leggo spesso gli interventi del Sig. Carlo Calenda. Sulla propaganda che fa alle sue idee – alla pari di quelle degli altri politicanti infestanti il proscenio politico di questa sempre più pietosa parodia di nazione – non ho nulla da eccepire. Come i suoi colleghi, anche lui cura i propri interessi. E fa bene.

Perché qui i veri polli da spennare sono i decorticati italioti: vale a dire, quella amorfa espressione biologica assolutamente incapace di disciplinarsi e sempre pronta a disperdersi dietro parventi microinteressi personali capaci soltanto di fargli smarrire la gravità della situazione creatasi.

Il Sig. Calenda rifila la sua dozzinale dialettica, soltanto perché essa fa presa sui gonzi. Infatti, come mai nessuno gli muove obiezioni?
Come mai nessuno gli osserva che, grazie al suo partito di appartenenza, il nefasto PD, vergognosamente asservito agli interessi della depravata finanza mondialista, la situazione sociale, politica e antropologica conosca un decadimento altrimenti inimmaginabile?
Perché il Sig. Calenda non viene chiamato a esprimersi sui provvedimenti concreti da adottare per risollevare l’agonizzante italia?
Perché lui e gli altri politicanti non elencano cosa offrire in concreto alla gente comune anziché alla finanza globalista?
Fra qualche giorno, la caricatura di governo di questo paese sferrerà un ulteriore colpo decisivo alla riduzione del pagamento contante.
Cosa pensa in proposito il Sig. Calenda? Oppure anche lui seguita a prendere in giro i già decerebrati elettori nostrani ripetendo la fesseria secondo la quale essa servirebbe a eliminare l’evasione fiscale e la corruzione, quando ormai anche i sassi sanno che tale intento serva esclusivamente a fare gli interessi delle banche?
Sanno gli sprovveduti che seguono lui e gli altri assonanti politicanti che la vera evasione sia quella praticata con la moneta elettronica?
Ma questo non succede. Non succede, perché l’italiano è indifferente al fatto di esser considerato ‘delinquente’, anzi, ci gode!
Quando, e la cronaca quotidiana lo conferma, le pratiche illegali sono consumate non dagli idraulici e assimilati, bensì dai finanzieri e dai politicanti. Chi nega questo, ammette che l’italiano sia il vero corrotto ed evasore. E allora ci sarebbe veramente da vergognarsi. Questo vorrebbe dire che la gente non abbia guadagnato i propri soldi, ma che li abbia derivati da pratiche illecite. Allora si che ci vorrebbe qualcuno capace di imporgli come, dove e quando spendere i propri soldi.
Ma le cose stanno così? Ai posteri, anzi ai lettori, l’ardua sentenza.

You may also like...

1 Response

  1. Giacomo-TO ha detto:

    Alla maggioranza piace, direi che GODE a farsi maltrattare, una sorta di mascochismo politico.
    Siamo ben messi:si fa per dire

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *