I ghiacci si stanno sciogliendo…

di Redazione. Inquinamento, surriscaldamento globale, effetto sera, buco dell’ozono e i ghiaccia i che si sciolgono a tempo di record. Se l’uomo non si decide a cambiare il suo modo di vivere, presto sarà il mondo a cambiare, ma in peggio!

Ci siamo lasciati alle spalle il giugno più caldo mai registrato in Europa e nel mondo da quando c’è disponibilità di dati, a partire cioè dal 1850. Nel Vecchio Continente, in particolare, la temperatura media è stata di oltre 2 gradi sopra la norma, anche per effetto dell’anomala ondata di calore che a fine mese ha fatto boccheggiare Paesi come Italia, Francia, Spagna e Germania con temperature tra i 6 e i 10 gradi sopra la media del periodo calcolata sugli ultimi 30 anni.

E se da noi si suda e ci si scioglie sotto il sole, in Antartide i ghiacciai hanno iniziato a ridursi ad un ritmo velocissimo, arrivando al loro record negativo nel 2017, in soli 3 anni, e perdendo un’area grande quanto il Messico. Lo ha verificato uno studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas), coordinato dalla climatologa Claire Parkinson, della Nasa. I dati raccolti dai satelliti mostrano che il lento e graduale aumento dei ghiacci antartici, registrato fino al 2014, si è fermato e calato rapidamente, raggiungendo i valori più bassi in 40 anni. Come spiega Mark Serreze, direttore del Centro nazionale dati su neve e ghiaccio, “non si sa se questo sia una deviazione naturale che andrà avanti per lungo tempo. L’Antartide finora non aveva mostrato i segni del riscaldamento globale nella stessa misura dell’Artico”.

Ma il fatto che sia avvenuto “un cambiamento di tale portata in un tempo così rapido può essere visto come un’indicazione che la Terra ha il potenziale per fare dei cambiamenti rapidi e significativi”, aggiunge Waleed Abdalati, dell’università del Colorado. Nelle regioni polari i ghiacci crescono durante l’inverno, e si restringono in estate. In Antartide i ghiacci marini misuravano in media nel 2014 12,8 milioni di chilometri quadrati, mentre nel 2017 sono arrivati a 10,7 milioni. Una differenza pari alla grandezza del Messico.

“Una perdita del genere in soli 3 anni è incredibile – commenta Parkinson – I ghiacci marini antartici sono aumentati leggermente nel 2018, ma questo è il valore più basso registrato dal 1979. Anche se in questa epoca dell’anno sono in crescita, i livelli registrati a maggio e giugno di quest’anno segnano un record negativo, superando quelli del 2017”.

Quando i ghiacci marini antartici stavano crescendo in modo stabile, “lo si addebitava al vento, la pressione e i cambiamenti nella circolazione oceanica, o altri fenomeni climatici regolari come la corrente del Nino. Ma ora non c’è una spiegazione – conclude – E’ un mistero”.

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1 Response

  1. Paolo De Gregorio ha detto:

    La politica fino ai nostri giorni, intesa come rappresentanza di interessi contrapposti, intrisa di ideologie, imbarbarita da suggestioni religiose, attenzionata e foraggiata dalle classi capitalistiche dominanti, è stata sempre un fattore di divisione profonda all’interno dei popoli e anche la “democrazia” reale (come il socialismo reale che in realtà era dittatura) ha mantenuto la distanza tra le classi sociali e di “potere al popolo” non si parla nemmeno. Vi è però un elemento nuovo, di immensa rilevanza, che seppellirà per sempre la vecchia politica, che annullerà le divisioni ideologiche e di classe, almeno tra i giovani e giovanissimi di tutto il mondo, e il valore che avranno in comune sarà la difesa dell’ambiente da cui dipende il loro futuro. Niente nella società umana è più forte dell’istinto di sopravvivenza e le conclusioni degli scienziati coincidono con i fenomeni di degenerazione ambientale che già si manifestano in tutto il mondo (desertificazione, inquinamento chimico di acqua, terra, aria, fenomeni estremi sempre più frequenti, rifiuti dappertutto, migrazioni di milioni di disperati) e milioni di giovani se ne sono accorti e hanno cominciato a chiedere la cosa più ovvia, che i nostri sbruffoni di politicanti non riescono a condividere, che è ora di lasciare carbone, petrolio, gas, sotto terra e avviare subito la rivoluzione energetica con le rinnovabili.
    CARBON FREE. Questa la parola d’ordine che, se attuata, può salvare i giovani e il mondo da sofferenze e tragedie epocali. Nessuna nazione è libera se non dispone dell’autosufficienza energetica e la microgenerazione diffusa sia solare che geotermica, eolica non ha bisogno di infrastrutture e può raggiungere subito una capanna africana, i vetri di un grattacielo, i tetti delle macchine e qualunque altra superficie. La maggior parte delle ultime guerre sono state fatte per impadronirsi dei pozzi di petrolio, ora noi vogliamo fare la guerra contro i cambiamenti climatici e ci sembrerebbe intelligente spendere i soldi ora destinati agli armamenti per fare l’unica rivoluzione che ci salva la pelle.

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