I dipendenti Atac diventano controllori per stanare i ‘portoghesi’!

Dalle scrivanie dei loro uffici ai mezzi pubblici, bus e metro cittadini, per stanare i ‘portoghesi’, ovvero coloro che viaggiano a ‘scrocco’ senza pagare il biglietto. Un giorno da controllori, una volta a settimana. Questo sia per tutelare gli interessi dell’Azienda, ma anche i tantissimi utenti onesti che pagano regolarmente biglietto e abbonamento. Circa 1400 dei quasi 12 mila dipendenti di Atac saranno a
disposizione un giorno a settimana per attività lavorative legate al contrasto all’evasione tariffaria sui mezziQuadri, amministrativi, operativi e impegnati nei servizi ausiliari per la mobilità potranno dunque essere dirottati a controllare biglietti e tessere sulla rete di bus, tram e metro di Atac, che soffre di alte percentuali di evasione tariffaria e sui mezzi di superficie non ha praticamente strumenti fissi di controllo del mancato pagamento. A stabilirlo è un’intesa siglata dall’azienda con Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal, Fast mobilità, Sul CT e Ugl autoferrotranvieri che consentirà all’azienda di utilizzare in attività accessorie rispetto alla mansione principale tutte le risorse inserite nell’area operativa amministrazione e servizi. L’impegno richiesto sarà di quattro giorni al mese per 11 mesi. L’accordo infatti durerà fino a giugno 2018, quando terminerà i suoi effetti e dovrà essere ridiscusso. “Per un giorno a settimana 1.400 dipendenti Atac si trasformeranno in verificatori – annuncia su Facebook l’assessore alla Mobilità di Roma capitale Linda Meleo – La lotta all’evasione è una delle nostre principali priorità. Avevamo promesso più controlli. E negli ultimi mesi è stato così grazie a nuove modalità operative e all’attivazione di una task-force di oltre 300 controllori, tutti agenti di polizia amministrativa. Ma vogliamo fare di più per riuscire a vincere la battaglia contro l’inciviltà di chi non paga il biglietto: per un giorno a settimana, i dipendenti Atac si sposteranno dagli uffici su bus e metro per fare i controllori“. Meleo spiega anche che lo spostamento è stato possibile “grazie ad un accordo firmato con i sindacati”, la migliore risposta agli ideologi-cinquestelle a cui il sindacato non piace più di tanto e che parlando di “disintermediazione” vorrebbero gettare nel cassonetto della storia un secolo e mezzo di lotte dei lavoratori.

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