Grillo tiene al guinzaglio i suoi, limitando le fughe!

Lontani dai rumors dei media e senza l’irrinunciabile(!?) “diretta streaming”, i parlamentari 5 stelle incontrano il loro leader Beppe Grillo in gran segreto, in aperta campagna, in un casale vicino Fiumicino, una location che fa eventi e che ospita ricevimenti e matrimoni, dove il silenzio è interrotto solo dal rumoreggiare di polli, galline e un centinaio di… grillini! I 5 stelle si sentono circondati dai loro stessi sostenitori che li vorrebbero alleati al Pd in quel governo che per loro scelta ancora non c’è! Ma alcuni stanno cedendo alle pressioni esterne e alle tentazioni del Palazzo, e Grillo – “il lungimirante”, come l’ha definito Crimi – sente puzza di bruciato e li chiama a raccolta! Ovviamente i panni sporchi – quando sono i propri – è meglio lavarli in casa, quindi in questo caso niente streaming!!! Deputati e senatori sono giunti sul luogo della resa dei conti in autobus. “Gli autobus li paghiamo noi, 10 euro per l’autobus più una cifra variabile tra i 18 e 20 euro per il pranzo” e assicura il portavoce Onorevole Crimi che “non c’entra Currò e la sua dichiarazione di dissenso rispetto al gruppo, poiché l’incontro era già previsto. Le divisioni sono fisiologiche, sarebbe grave se non ci fossero, ma escludo scissioni.”. Per ora trapelano solo dettagli del menù a base di porcini e guanciale, che ciascun parlamentare, come tengono a precisare i 5 stelle, pagherà di tasca sua! Quindi niente diretta su internet, nessuno streaming è al momento previsto per quei militanti che fossero curiosi di sapere cosa, in questo delicato frangente politico, Grillo dirà ai suoi. L’incontro con il leader dei 5 stelle servirebbe, dunque, a mantenere compatto il gruppo, ma è inevitabile pensare che potrebbe tornare utile anche per capire chi sono i “dissidenti” che voterebbero la fiducia a Bersani e chiarire le posizioni di quanti vorrebbero allontanarsi dalla linea del “no” a oltranza. La conta interna dice che sarebbero nove i parlamentari pronti a passare al gruppo misto dando fiducia ad un governo Bersani, mentre i generici insoddisfatti di quanto fatto finora sarebbero tra i 20 e 40 su 163. I deputati Mimmo Pisano, Matteo Dall’Osso, Tommaso Currò e la senatrice Alessandra Bencini hanno votato contro il dissenso al segretario del Pd. Astenuti i friulani Walter Rizzetto e Aris Prodani. Anche la questione della lista sui candidati premier da presentare ha creato divisioni: 32 favorevoli e 10 astenuti. Insomma tra paccheri e guanciale, porcini e grigliate, Grillo cerca di tenere al guinzaglio i suoi, limitando le fughe!

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