Grillo e Farage, perchè questo matrimonio non s’ha da fare?

di Maria Pia Caporuscio. La domanda che mi pongo e che forse tutti ci dovremmo porre è: “perché i politici di questa “Unione Europea” stanno tutti contro l’accordo tra Farage (capo di un movimento che ha vinto le elezioni europee in Inghilterra) e Grillo fondatore del Movimento5Stelle?”. Il fatto che entrambi vengano definiti “fascisti” dalla stampa, possa suscitare qualche perplessità è legittimo, ma una condanna a prescindere, dovrebbe suscitare altrettanta perplessità, soprattutto se ad emettere la sentenza sono gli stessi che “segretamente” hanno trascinato l’Europa in un abisso.
Premesso che persino l’idea di fascismo sia da condannare, chiedo per quale motivo invece non si condannano allo stesso modo, quei “democratici” che, con accordi presi alle spalle dei popoli, li hanno condannati alla povertà eterna? Non è per caso anche questa una forma concreta di fascismo? La Democrazia non è imposizione ma discussione e dunque? Ci siamo svegliati una mattina e senza sapere né come né perché ci siamo ritrovati a dover subire regole imposte da una “Commissione” che nessuno ha eletto, abbiamo (nostro malgrado) dovuto sottostare agli ordini extranazionali, abbiamo dovuto accettare la precarietà come principio, la rinuncia alla sovranità nazionale, a privatizzare i colossi statali e le conseguenze di queste “imposizioni” sono il fallimento delle piccole e medie imprese, la disoccupazione generalizzata, la miseria galoppante e la fuga della gioventù in paesi lontani. Come vogliamo definire questo sistema democratico o fascista? Una buona azione resta una buona azione anche se a compierla sia un ergastolano, come allo stesso modo una cattiva azione, resta una cattiva azione, anche se compiuta da una persona “per bene”. Se un fascista propone leggi che migliorano la società vanno rigettate solo perché a proporle è un fascista? Per “logica” vanno rigettate le leggi contro la società, anche se a proporle siano i cosiddetti “democratici”! Ciò che per davvero manca all’attuale classe dirigente è il concetto di giustizia sociale e la logica che permetterebbe la distinzione fra il bene e il male e che purtroppo, impedisce loro di capire dove portano le decisioni da essi concordate e che si abbattono sulla povera e indifesa popolazione!

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