Pd-M5s nel segno della continuità: togliere ai poveri per dare a quelli più poveri.

di Redazione. Ci risiamo. Finita l’estate, inizia l’autunno e poi l’inverno. Cominciano i primi freddi e bisogna che “tutti” si coprano per non buscarsi un accidente. Ma purtroppo la coperta è sempre la stessa da ormai più di vent’anni: una coperta corta, troppo corta per coprire tutti! Se la tiri da una parte, lasci scoperta l’altra!

E la parte che resta “scoperta” è come sempre quella dei “soliti fessi”, pensionati e lavoratori dipendenti, ultimi esemplari di quella classe media ormai in via d’estinzione!

Ma come sempre accade di questi tempi il governo di turno, oggi tocca a quello Pd e M5s, ci ripropone una “manovra economica” che in buona sostanza non è altro che una partita di giro: con una mano dà e con l’altra prende!

Il Conte 2 si bea di aver trovato i famigerati 23 miliardi per scongiurare l’aumento dell’Iva, più altri spiccioli per cercare di tenere buoni gli italiani con quattro soldi di cuneo fiscale che poi si riprenderà indietro aumentando i ticket sanitari, tartassando la casa e mettendo qualche eco-tassa a coloro che sono sì poveri, ma non abbastanza da poter beneficiare di qualsivoglia agevolazione, cuneo, sconto o esenzione che dir si voglia.

Ma non sarebbe più onesto e leale da parte ‘loro’ dire: non abbiamo i soldi per ridurre la pressione fiscale e non possiamo adeguare pensioni e stipendi al costo della vita e alle retribuzioni europee.
L’unica cosa che possiamo fare è aumentare il nostro impegno per stanare gli evasori e far pagare a tutti il giusto, ridurre gli sprechi e le spese inutili dello Stato, efficientare la macchina pubblica, velocizzare i tempi della giustizia, vigilare sugli aumenti imposte dalle Banke e dalle grandi multinazionali dell’energia e delle telecomunicazioni.

Insomma, sarebbe più onesto preoccuparsi sì dei più poveri, ma lasciando vivere anche i meno poveri, ovvero tutti coloro che – nonostante tutto e nonostante ‘loro’ – mandano comunque avanti il Paese.

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