Gli stipendi d’oro di Bankitalia.

Nel Belpaese c’è chi un “lavoro vero e proprio”… proprio non ce l’ha e non perché è “schizzinoso” come sostiene qualcuno! C’è poi chi lavora “regolarmente” in nero per qualche euro e chi per centinaia di milioni di euro. E c’è pure chi ha un lavoro “regolare” a mille euro al mese e chi senza fare niente di più percepisce il doppio, il triplo, il quadruplo e via incassando! Insomma in un Paese alla bancarotta, nel bel mezzo di una crisi economica senza precedenti che ha messo a stecchetto un’intera nazione dall’alto di una tassazione senza precedenti, ebbene in questo Paese esistono ancora uomini e donne dagli stipendi d’oro! A parte gli organi istituzionali, Camera, Senato, Quirinale, ecc, ecc, dove un impiegato percepisce stipendi direttamente proporzionali a quelli della “casta”, una struttura su tutte fa la differenza in quanto a stipendi d’oro. E’ la Banca d’Italia che, guarda caso, è stata appena sfiorata dalla forbice della spending review del governo dei banchieri! Il tentativo di contenere i costi stratosferici di Palazzo Koch è apparso piuttosto timido. I tagli prevedono: divieto di effettuare spese superiori al 50% rispetto al 2011 sul noleggio auto e buoni taxi; riduzione del valore dei buoni pasto; ferie e permessi non saranno più pagati ma andranno fruiti; consulenze non più affidate a dipendenti in pensione. Eppure il grosso delle spese di Bankitalia, a fronte di un progressivo alleggerimento delle sue funzioni e alla vigilia del suo ulteriore demansionamento, a breve anche i poteri di vigilanza passeranno alla Bce, è passato indenne dalle sforbiciate del Governo. Ecco una sintesi delle voci più eclatanti della faraonica struttura di Via Nazionale:
GIARDINI. 7 milioni euro per la manutenzione e l’acquisto di piante per le sedi di rappresentanza e nel parco sportivo del Tuscolano a Frascati, quartier generale dell’istituto con campi da tennis, calcio e piscina. La cifra è documentata nel bando apparso sulla Gazzetta Ufficiale, dove si illustra il piano per il “servizio di manutenzione delle aree verdi”.
VIDEOCITOFONI. Sono stati recentemente investiti 15 milioni di euro per l’acquisto di campanelli e videocitofoni nuovi di zecca.
STIPENDI D’ORO. In forza agli uffici di Bakitalia vi sono 7.300 dipendenti, il cui costo medio annuo si aggira intorno ai 100mila euro. Il governatore Ignazio Visco guadagna 757.714 euro (il doppio dell’omologo tedesco capo della Bundesbank, il doppio del presidente della Bce e cinque volte lo stipendio del numero uno della Fed). Il direttore generale Fabrizio Saccomanni 593mila, mentre gli emolumenti dei quattro vice-direttori ammontano a 441mila euro. Per finire all’ultimo degli uscieri con una busta paga di tremila euro al mese.
CONSULENZE. I consulenti esterni a libro paga di Bankitalia risultano essere 112 e totalizzano incarichi per 2 milioni e mezzo di euro.
BANKITALIA REAL ESTATE. 30 milioni di euro per la manutenzione dell’immenso patrimonio immobiliare, il cui valore è stimato in 4,2 miliardi di euro.
FORMAZIONE. Bankitalia ha speso 620mila euro per un programma di corsi di lingua inglese. L’iniziativa stupisce “soprattutto perché i bandi di assunzione dell’ente richiedono espressamente una conoscenza avanzata dell’inglese”.
Ma alla fine chi paga il conto? Le banche detengono oltre il 90% del capitale azionario di Bankitalia, ma dal momento che la Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico ed esercita su mandato la funzione di Tesoreria dello Stato a pagare è sempre… Pantalone!!!

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