Gli italiani non sanno più chi votare e… si astengono!

Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria: vince l’astensionismo! Se si fosse trattato di un referendum sarebbe mancato il “quorum”, ovvero, la consultazione popolare non sarebbe stata valida perchè la percentuale dei votanti è stata di gran lunga inferiore al 50%! Ma alla politica, locale e nazionale, del quorum non gliene frega proprio niente, tanto “loro” la poltrona se l’accaparrano comunque, anche con quattro voti: il loro, quello del capo rione e quello di mamma e papà, ammesso e non concesso che al giorno d’oggi i padri si fidino ancora dei propri figli, specie se “politici” di mestiere! Fatto sta, che nella ‘regione rossa’ per antonomasia, da sempre feudo della sinistra, sono andati alle urne solo il 30,7% degli aventi diritto! E di questo 30,7% appena il 44,5% ha votato per il candidato di Matteo Renzi. Adesso è lecito oppure no chiedersi: il Presidente neo eletto alla Regione Emilia Romagna rappresenta gli interessi di chi? Ma almeno lui si è sottoposto al responso dell’urna e bene o male è stato eletto, mentre l’attuale governo, nelle cui mani sono riposte le sorti di tutti gli italiani, chi l’ha mai votato? Renzi e i suoi hanno occupato “abusivamente” Palazzo Chigi. E i recentissimi risultati elettorali hanno tutto il sapore di un “avviso di sfratto”!
 Comunque, il dato drammatico, e che ormai registra ad ogni tornata elettorale un trend in continua crescita, è che in Italia l’astensionismo è il partito di maggioranza assoluta. Astenersi dal voto è il primo atto di rivolta civile, democratica e pacifica, il segnale chiaro, netto ed incontrovertibile che i cittadini lanciano al sistema, ma se rimane tale non serve a niente, perché “loro” continueranno a spartirsi come e meglio di prima tutto ciò che resta della torta Italia! Il MoVimento5Stelle, che aveva intercettato l’avversione degli italiani nei confronti della mala-politica, non ce l’ha fatta a “cambiare le cose”, ha fallito, e si sta sciogliendo come neve al sole. Il Pd è spaccato al suo interno e l’effetto Renzi presto sarà sotterrato sotto una valanga di tasse. FI si accontenta di raccogliere le briciole. La Lega Nord cavalca il malessere ed il disagio, come faceva M5S, ma resta sempre poca roba. A questo punto ai cittadini onesti e per bene del Paese, che oggi disertano le urne, non resta che rimboccarsi le maniche e – come si conviene ad ogni condominio che rischia di andare alla malora per la pessima amministrazione dello stabile – non firmare più nessuna delega in bianco, ma presentarsi ogni volta in prima persona ‘in assemblea’ per controllare, proporre e decidere.

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