Gli dei dello sport. Nils Liedholm

di Alberto Sigona. NILS LIEDHOLM (SVEZIA, 1922-2007) CALCIO. È stato un mitico centrocampista (soprannominato “Il Barone”) che ha trascorso gran parte della carriera al Milan (dal 1949 al 1961), giocandovi 394 partite impreziosite da 89 gol, vincendo 4 Scudetti (che si vanno a sommare ai 2 conquistati in Svezia con l’IFK Norrköping) e 2 Coppe Latine, costituendo con i connazionali G. Nordahl e G. Gren il leggendario trio ribattezzato all’epoca Gre-No-Li. Nils Liedholm, il Barone - PensoLibero.itCentrocampista estremamente versatile, forte tecnicamente, in possesso di gran carisma, era in grado di occupare tanti ruoli, giostrando dalla difesa (specie da libero) all’attacco (mezz’ala), passando naturalmente per il centrocampo (mediano, regista…), insomma un vero jolly. Dotato di grande visione di gioco, possedeva altresì una falcata da mezzofondista, era abile nei passaggi smarcanti e aveva un tiro niente male. Il più lungo applauso a scena aperta lo ricevette a San Siro il giorno in cui sbagliò un passaggio dopo un’interminabile serie di partite giocate senza commettere neppure un errore (almeno così riferirono le cronache dell’epoca).
Nils Liedholm - WikipediaSi narra, fra i tanti aneddoti che circolano sinora su di lui, che una volta all’allenatore Viani che gli ordinava di cambiare la propria posizione in campo, Nils replicò serafico ma deciso: «Lei comanda fuori dal campo, io sono il capitano e comando in campo». Si ritirò a 39 anni. Personalmente lo ritengo il più grande centrocampista di sempre ed il giocatore che, dopo Maradona, Sivori e Platini, ha maggiormente segnato il campionato di Serie A, piazzandosi davanti a Nordahl, Van Basten, P. Maldini, Meazza, Piola, Riva, Schiaffino, V. Mazzola e R. Baggio.

Giocatore di estrema correttezza, in Nazionale di Svezia giocò 23 partite condite da 12 reti (2 iridate). Fu vice Campione del Mondo 1958, dietro al Brasile di Pelè, che s’impose 5-2 (lui ci teneva a precisare che uscì per infortunio sull’1-0 in favore degli scandinavi, vantaggio frutto proprio di un suo gol). Fu Oro Olimpico 1948.

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