Gli dei dello Sport. Joe Louis. di Alberto Sigona

di Alberto Sigona. Joe Louis (1914-1981). Soprannominato “The Brown Bomber”, era un pugile molto dotato stilisticamente e tecnicamente, con una boxe d’attacco che quasi sempre riusciva a sgretolare le difese dell’avversario. Fu Campione del Mondo dei Pesi Massimi per il periodo ininterrotto di quasi 12 anni – dal 22 giugno 1937 al 1º marzo 1949: il regno più duraturo e maggiormente difeso nella storia -, durante i quali combatté 27 match validi per il Titolo Mondiale, sconfiggendo durante la sua carriera pugili di altissimo valore. Considerato il primo pugile dell’era moderna e un peso massimo che ha anticipato i tempi, Louis durante la sua vita agonistica si costruì un’ottima reputazione come sportivo onesto, corretto e diligente in un periodo in cui regnava il gioco d’azzardo e la mafia vi giocava un ruolo non proprio marginale (tanti match erano combinati). Nel 2005 Louis è stato nominato il miglior Peso Massimo di ogni epoca dalla International Boxing Research Organization. Vincitore di 66 match su 70 (di cui 52 per k.o.), l’impatto culturale di Louis si sentì bene anche al di fuori dal ring: egli fu il primo afroamericano ad ottenere lo status di eroe nazionale negli Stati Uniti, ed anche un punto di riferimento del sentimento antinazista, che avrebbe condotto alla Seconda Guerra Mondiale . Dedito all’eroina ed in difficoltà economiche, negli anni Settanta Louis scoprì di essere affetto da una grave cardiopatia e fu sottoposto a due interventi chirurgici a cuore aperto nell’ospedale di Houston (le operazioni furono pagate dal celebre cantante Frank Sinatra, che era suo amico). Joe Louis morì solo e inseguito dal fisco, a causa di un arresto cardiaco il 12 Aprile 1981 a 66 anni. Grazie ad un intervento del Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, Louis fu sepolto con gli onori militari nell’Arlington National Cemetery.

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