Gli dei dello sport. Charly Gaul. di Alberto Sigona

di Alberto Sigona. CHARLY GAUL (LUSSEMBURGO, 1932-2005) CICLISMO. Il lussemburghese fu uno dei più grandi grimpeur (scalatori) di sempre, in grado di ricordare a tratti persino Bartali, Coppi e Merckx. Sapeva esaltarsi quasi esclusivamente in condizioni atmosferiche particolarmente inclementi. Fu così nella celebre tappa “Merano – Monte Bondone”, nel Giro d’Italia del 1956, quando in una giornata da tregenda, con neve e freddo tipicamente invernali, arrivò al traguardo con quasi 8 minuti di vantaggio sul secondo classificato (Alessandro Fantini) e più di 12 minuti su Fiorenzo Magni (che con una spalla fratturata reggeva il manubrio con un laccio stretto fra i denti): Gaul risalì così dal 24° posto che occupava alla partenza della tappa al 1°, primato che difese poi con successo fino all’arrivo a Milano. Un’altra impresa (molto rocambolesca) la realizzò al Tour del ’58: ad un certo punto della gara a tappe la classifica generale recita: 1° Geminiani, 2° Favero a 3’17’’, staccatissimo Gaul a 15’12’’! Alla 21^ tappa,da Briançon a Les Bains, Gaul compie un’impresa d’altri tempi, vincendo in solitario: Favero giungerà 3°, ma con oltre 10’ di gap; Favero si riprende la maglia gialla, ma ha ormai un risicato vantaggio sul più pericoloso avversario: Gaul è ad appena 1’07’’. Nell’ultima asperità, una crono di 74 km con arrivo a Dijon, non ci sarà scampo per il nostro atleta e Gaul come da copione vince la tappa, rifilando 3’17’’ a Favero, che non può far altro che tirare giù il cappello davanti alle gesta mitiche del lussemburghese.
Un’ultima impresa epica la realizzò nel ’59. Alla penultima tappa del Giro in maglia rosa era Jacques Anquetil; Gaul attaccò il francese che andò subito in crisi; all’arrivo il ritardo di Anquetil fu di 9 minuti. Il francese giunse al traguardo stravolto, così come anche Gaul che non partecipò nemmeno alla cerimonia di premiazione. Il Giro fu vinto dal lussemburghese con un vantaggio di 6 minuti e 12 secondi su Anquetil. In tutto “L’angelo della montagna” ha vinto 2 Giri con annesse 11 tappe e 20 mr; al Tour (che vinse 1 volta, racimolando anche due terzi posti) ottenne 10 tappe (le più dure, 4 crono comprese) e 2 mg. Fu ben 6 volte Campione nazionale. 80 (15 nel 1956) – di cui 6 a cronometro – furono in toto i suoi successi da professionista, fra cui non figurano classiche (a cui non prendeva parte quasi mai, un po’ come Pantani).

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1 Response

  1. Eleonora V. ha detto:

    …ma ci dobbiamo sorbire tutto l’elenco degli sportivi del mondo dall’età della pietra ad oggi? CHE PALLEEEEEEEEEE!!! Ma non hai niente di un pò più …FRESCO? A volte la mania di protagonismo, la smania di essere in prima pagina porta a questi rompimenti di PALLEEEEEEEEEEEEEE

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