Gli dei dello sport. Alberto Schiaffino. di Alberto Sigona

di Alberto Sigona. ALBERTO SCHIAFFINO (URU, 1925-2002) CALCIO. È stato un centrocampista completo e polivalente, in possesso di un talento ed una tecnica fuori dal comune, dotato di un’ottima visione di gioco. Brera lo definì un interno impareggiabile, Eduardo Galeano disse: “Schiaffino, con le sue giocate magistrali, organizzava il gioco della squadra come se stesse osservando tutto il campo dalla più alta torre dello stadio”. Era soprannominato El dios del fútbol. Inizialmente schierato in posizioni prettamente offensive, dopo la vittoria dei Mondiali in Brasile nel 1950 – ed in particolare nel corso della carriera italiana – si tramutò in regista, posizione che gli consentiva di dirigere la manovra e di dettare i tempi a tutta la squadra (tipo l’interista Luisito Suarez negli Anni Sessanta, per intenderci). Gli ultimi due anni della sua carriera, alla Roma, arretrò ulteriormente nella posizione di libero. È considerato il precursore del tackle in scivolata, gesto tecnico che gli permetteva di rubare la palla agli avversari intervenendo da dietro; nessuno conosceva all’epoca questo tipo di azione, nemmeno gli arbitri che gli fischiavano spesso fallo. Iniziò la sua parabola mitica nel 1945 col Penarol (227-88), per poi approdare nel ’54 al Milan (in 6 stagioni 171-60), chiudendo la carriera alla Roma (47-3) nel ’62 (37enne). Vinse 5 Scudetti uruguayani e 3 italiani col Milan. Vanta anche 1 Coppa UEFA (all’epoca Coppa delle Fiere) con i giallorossi.
In Nazionale uruguagia (21-8) vinse i Mondiali 1950 in casa del Brasile, sconfitto 2-1 in Finale con gol del pareggio realizzato proprio da Schiaffino. Giocò 4 partite anche con gli azzurri. 5 sono i suoi gol iridati.

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1 Response

  1. Giusy ha detto:

    …ma ci dobbiamo sorbire tutto l’elenco degli sportivi del mondo dall’età della pietra ad oggi? CHE PALLE!!!

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