Giorgia Meloni: “NO all’ennesimo governo con Pd, M5S e IV: non si può ricostruire l’Italia con chi l’ha messa in ginocchio”.

di Redazione. “Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati. Potrei giustificare così, presidente Draghi, la scelta di Fratelli d’Italia, unico partito in questo Parlamento commissariato che oggi voterà contro la fiducia al suo governo. Ma la verità è che non avevamo scelta. Per un fatto di coerenza, per un fatto di serietà. Esattamente come nessuno si fiderà più di qualcuno che sottoscrive un contratto e poi non lo rispetta, io penso che allo stesso modo i cittadini debbano diffidare di partiti che non mantengono la parola data”.

Così inizia la dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Draghi di Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia.

La Meloni spiega che la scelta di FdI di restare all’opposizione è stata motivata anche da una questione politica. Se anche il suo partito fosse entrato nella maggioranza, in Italia ci sarebbe stata una duplice anomali. Sarebbe stato l’unico Paese europeo “ad avere alla guida del proprio governo una persona che non è stata direttamente nè indirettamente legittimata da un voto popolare, e unica democrazia al mondo senza un’opposizione parlamentare, cosa che avrebbe avvicinato sinistramente l’Italia più alla Corea del Nord che all’occidente”.

Una scelta difficile ma ponderata, aggiunge la leader di Fratelli d’Italia, che afferma di battersi affinché il Paese non si trasformi in una democrazia di serie B, con “partiti che hanno sempre meno consenso ma sempre più poltrone“. Quindi la condanna di quei personaggi, definiti “Soloni”, che prima acclamavano Giuseppe Conte e che poi sono corsi ad osannare Mario Draghi. Giorgia Meloni non risparmia neppure la sinistra, rea di utilizzare “il rischio del Covid per scampare a ben altro rischio: cioè la possibilità che un centrodestra vincente alle urne possa eleggere un presidente della Repubblica indisponibile a tenere il Pd al governo anche se continuamente le elezioni”.

Fratelli d’Italia augura al presidente Draghi di fare davvero del bene al Paese, tuttavia, spiega la Meloni “neanche la sua autorevolezza riesce a nascondere il fatto che diversi di quegli incapaci sono ancora lì, al suo fianco”. Non va giù, dunque, la scelta e la riconferma di certi ministri ed il fatto che il governo sia ancora, di fatto, in mano a Pd, M5s e Italia Viva (esattamente gli stessi che ci hanno condotto alla condizione nella quale ci troviamo). “Difficile spiegare che l’Italia si possa risollevare con gli stessi che l’hanno affossata. Anche perché dalla composizione del governo, presidente Draghi, si direbbe che lei li tiene anche in significativa considerazione. Non so si è reso conto di quanti italiani sono rimasti basiti quando è stata letta la lista dei ministri. Un governo in grandissima continuità con l’esecutivo precedente, che aumenta a dismisura il peso del Partito Democratico, ed in molti speravano che le cose andassero diversamente”.

E la Meloni fa i nomi:“Mi dica se in cuor suo lei ritiene davvero che Luigi Di Maio sia il miglior ministro degli Esteri possibile per questa Nazione”, domanda in tono polemico la presidente di FdI. “Mi dica se lei pensa davvero che Roberto Speranza andasse confermato, mentre i suoi esperti ci dicono che serve un altro lockdown, cosa che significa dichiarare che tutti i sacrifici che abbiamo fatto nell’ultimo anno sono stati praticamente vani”, incalza ancora. “E la conferma del ministro Lamorgese? Che invece di fermare l’immigrazione irregolare, ferma i decreti sicurezza. Significa che lei condivide quella scelta”. Nel discorso cade anche il nome di Domenico Arcuri“Perché è ancora lì? Con gli scandali ed i milioni che ha fatto buttare all’Italia, con mascherine comprate a più di un euro. E la regione Marche, guidata da un esponente di FdI, compra quelle stesse mascherine nello stesso momento a 30 centesimi”.

Nel corso del suo intervento Giorgia Meloni incalza Draghi varie volte, chiedendogli come intende aumentare la crescita economica del Paese scegliendo un ministro del Lavoro esponente della sinistra più sindacalizzata e come creda di dare spazio a donne e giovani avallando un governo con scarsa presenza femminile e l’età media più alta dell’ultimo decennio. La leader di FdI non manca neppure di ricordare la questione “Montagna”: A che serve istituire un ministero del Turismo ad hoc, se poi si condivide la scelta del ministro Speranza di tenere chiusi gli impianti?

Quanto al Mediterraneo, la Meloni si domanda: “Come si concilia l’auspicio che l’Italia torni ad essere protagonista nel Mediterraneo con la volontà di dialogare con la Turchia del sultano Erdogan, che porta avanti una politica imperialista, anche contro di noi”. 

Per quanto riguarda la “spesa buona” menzionata dal premier, la presidente di Fratelli d’Italia chiede cosa sarà fatto del reddito di cittadinanza“Significa che diremo basta alla vergogna del reddito di cittadinanza dato agli spacciatori ed useremo quelle risorse per aiutare chi davvero ne ha bisogno, creando lavoro? Perché se lo farà, presidente Draghi, ci troverà al suo fianco, e non dovrà neanche darci una poltrona. Ma in compenso potrebbe trovarsi contro molti di quelli a cui una poltrona l’ha data già”. 

Poi la stilettata: “Oggi sono tutti con lei, ma quando scatterà il semestre bianco e scopriranno che non possono andare a casa, vedrà quanti temerari dissidenti usciranno fuori”.

Nel suo discorso la Meloni parla anche di Unione Europea, chiarendo la posizione del suo partito: “Ha detto che il suo governo sarà europeista, mi consenta di dire che sarebbe stato più corretto definirlo un governo federalista europeo, che è un’altra cosa. Si può credere nell’idea di Europa anche contestando l’attuale costruzione europea, che ha fatto dell’Unione un nano politico ed un gigante burocratico e finanziario. La nostra Europa non è l’Europa federale, con le sue continue cessioni di sovranità. La nostra idea di Europa è confederale, che significa mantere la sovranità degli Stati nazionali e cooperare su alcune grandi materie. Quella visione ha pieno diritto di cittadinanza nel dibattito europeo, e non consentiremo che l’ortodossia globalista ci dica che chi la porta avanti è un eretico”.

ImmagineInfine, la Meloni ribadisce il suo “No” al Governo Draghi:“Nei momenti drammatici il senso di responsabilità si può manifestare in modi diversi. Noi abbiamo scelto di rappresentare anche lo voci più flebili, quelle dimenticate, che non riescono a farsi sentire in mezzo all’applauso scrosciante della maggioranza. La incalzeremo, la incalzeremo ad utilizzare il golden power ogni volta che avremo delle aziende o pezzi del nostro sistema che rischiano di finire fagocitati da aziende straniere. Non avrà il nostro voto di fiducia, ma avrà il nostro stimolo ed il nostro supporto per ogni decisione che reputeremo giusta”.

“Noi siamo prima di tutto dei patrioti”, termina la leader di FdI.“In un certo discorso disse che avrebbe salvato l’eurozona ‘Whatever it takes’, e aggiunse ‘Credetemi, sarà abbastanza’. Oggi noi ci aspettiamo da lei che dica con la stessa determinazione che farà tutto ciò che serve per difendere l’Italia. Noi la giudicheremo su questo. Senza pregiudizi e senza sconti. Perché anche noi faremo tutto ciò che serve per salvare questa Nazione e la sua democrazia, e non so dirle se sarà abbastanza ma sarà certamente tutto quello che potevamo fare”.

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9 Responses

  1. Mario Bruschi ha detto:

    Doveva essere il governo dei migliori, e invece di migliore c’è poco e niente: vedremo alla prova dei fatti cosa saprà fare SuperMario!

  2. Caterina GE ha detto:

    Brava Giorgia, sei tutti noi!

  3. Carlo Fusco ha detto:

    Brava Giorgia! Continua così, perchè alla fine la coerenza paga! Fratelli d’Italia sta crescendo giorno dopo giorno e questo perchè ha una leader d’eccellenza che tutti gli altri partiti si sognano!

  4. Mik'77 ha detto:

    Giorgia Meloni è la dimostrazione in carne ed ossa che la “parità di genere” è la solita fuffa dei sinistri. Chi vale sale. Chi non vale scende e affonda!

  5. Francesco IM ha detto:

    Brava Giorgia! Gliele hai cantate di santa ragione! Hai dato voce a milioni di italiani che sono stufi di questi governi non eletti.

  6. Ele F. ha detto:

    Giorgia Meloni, insieme a tante altre donne capaci e competenti, è la dimostrazione vivente che il talento non ha sesso.

  7. Valeria Ventura ha detto:

    Quando uno/una è valido, è capace è ha i numeri va avanti a prescindere dal suo sesso!
    Giorgia docet!

  8. Elena S. ha detto:

    Giorgia è una che si è fatta da sola, una che se ne strafotte delle “QuoteRosa”!

  9. Giusy BO ha detto:

    …quando si dice “Una Donna con le Palle”!

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