Garda by Bike, la pista ciclabile più bella d’Italia, dopo quelle di Virginia Raggi a Roma, s’intende!

di Redazione. Altro che le piste ciclabili della Raggi che a Roma vedi le ciclabili di Via Taranto e Via La Spezia hanno creato tanti danni e troppi disagi a tutti i romani siano essi pedoni, automobilisti e financo agli stessi rari e sparuti ciclisti della domenica!

Scherzi a parte, la “Garda by Bike”, la pista ciclabile a sbalzo sul Lago di Garda che a breve sarà ultimata è considerata la più bella d’Italia se non addirittura d’Europa per via della vista mozzafiato su uno degli angoli più pittoreschi d’Italia. Una volta terminata, sarà lunga 140 chilometri, circonderà il lago attraversando tre Regioni, Lombardia, Veneto e Trentino, pedalando, per molti tratti, stando sospesi a mezz’aria sopra l’acqua.

Larga 2,5 metri e illuminata anche di notte, può essere percorsa 24 ore su 24 e si può passeggiare oltre che andare in bicicletta. Proprio perché è una pista ciclopedonale, su alcuni tratti bisogna rispettare il limite di velocità di 10 km/orari.

La struttura portante è composta da un reticolo di travi d’acciaio. Nei tratti in cui la pista ciclabile è completamente a strapiombo, la struttura è stata ancorata alle pareti rocciose che si affacciano sul lago, mente negli altri tratti la base poggia su piloni metallici ancorati al terreno. Le numerose gallerie stradali saranno ristrutturate per consentire di accogliere la ciclabile nei punti dove non è possibile realizzare i tratti esterni.

Quando sarà terminata, sarà collegata con la Ciclovia del Sole e con la Ciclovia Vento (la dorsale cicloturistica del Po) e, nei prossimi anni, offrirà una rete di lunga percorrenza su scala nazionale di più di mille chilometri.

Inutile stigmatizzare che le ciclabili della Raggi – una passata di vernice nel bel mezzo del traffico cittadino a coprire buche e tombini – sono tutta un’altra storia, non fosse altro per quella salutare boccata di smog che riservano ai romani su due ruote!

Ma chi progetta le piste ciclabili della Capitale ha mai fatto un sopralluogo in zona?

La domanda sorge spontanea vedendo alcuni “capolavori” legati alla realizzazione delle piste ciclabili.

Un assurdo tra i tanti: in Via Matera, come si vede nella foto qui a lato, è stata fatta la pista ciclabile “isolando” le colonnine Enel della ricarica elettrica per veicoli.

Signora Sindaca, come fa ora un automobilista a ricaricare un veicolo elettrico?

E’ questa la spinta ambientalista ed ecologica che la sua Amministrazione vuole dare alla Capitale d’Italia?

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