Forze di polizia e militari, dopo 9 anni siglato il nuovo contratto.

Dopo nove anni di blocco dei contratti è stato sottoscritto a Palazzo Vidoni, l’accordo negoziale riguardante le Forze armate, di Sicurezza e di Polizia.
Tradotto in soldoni si va dai 125 euro circa al mese per le forze armate ai 132 euro per la polizia. L’aumento andrà pure ai cosiddetti ‘militari in ufficio’non impiegati sul territorio, ma ‘impiegati dietro una scrivania’ tutto l’anno. Così, il governo ha perso l’ennesima occasione per riservare ai famigerati ‘imboscati’ lo stesso trattamento economico di tutti gli altri dipendenti dello Stato. Comunque, questo è quanto: “450mila lavoratrici e lavoratori del comparto sicurezza e difesa della PA da oggi hanno un nuovo contratto. Uomini e donne che ogni giorno assicurano il controllo, la tutela e la sicurezza di tutti noi e dei nostri territori”. Questo il commento della Ministra della Funzione Pubblica, Marianna Madia, che su Twitter ha annunciato la firma del nuovo contratto. La stessa Madia, più tardi, ha confermato che “gli aumenti del nuovo contratto sono a regime, non una tantum: si va da 125 euro circa al mese per le forze armate, 136 per la Guardia di Finanza, 134 per i carabinieri, 132 per la polizia di Stato e 126 per la polizia penitenziaria. A questi ovviamente si aggiungeranno gli arretrati, che sono annuali, e pari a circa 556 euro per le forza polizia e circa 516 per le forze armate”. 

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