Evadere il fisco è lo sport nazionale.

Se fosse una specialità olimpionica quella di evadere il fisco – dato per scontato che nel lancio della “mazzetta” non ci batte più nessuno – l’Italia sarebbe medaglia d’oro ancora prima di gareggiare! Imprenditori con un reddito inferiore ai 15 mila euro e lavoratori autonomi che dichiarano come un dipendente!
Ancora una volta, sono numerose le sorprese che emergono dalle statistiche del Ministero dell’Economia sulle dichiarazioni dei redditi del 2015, che analizzano gli studi di settore, le dichiarazioni Irpef e le dichiarazioni Iva relativamente al periodo d’imposta 2014, cioè l’ultimo di tre anni di recessione. Dai dati pubblicati dal Dipartimento delle finanze saltano all’occhio alcuni numeri. Per quanto riguarda gli imprenditori, che sono oltre 1,9 milioni (di cui il 92% in regime di contabilità semplificata), il 49% dei soggetti dichiara al fisco un reddito d’impresa inferiore a 15 mila euro e solo lo 0,6% un reddito superiore a 150 mila; se si considera il reddito medio complessivo degli imprenditori, il valore si attesa a 20.490 euro (+3%). Redditi bassini anche per i lavoratori autonomi: il 48,5% dei 950 mila autonomi dichiara compensi inferiori a 25.820 euro e solo il 4,1% compensi superiori a 185.920 euro. I lavoratori dipendenti, un esercito di oltre 20,5 milioni di persone (il 50% del totale dei contribuenti), dichiarano un reddito medio di 20.520 euro. I pensionati (14,8 milioni di contribuenti), infine, dichiarano un reddito medio da pensione di 16.700 euro. Insomma, in questo grande paese capita che un imprenditore dichiari a mala pena quanto un suo dipendente. E questi sono soltanto coloro che eludono il fisco senza considerare chi lo evade in toto! Il governo Renzi per “contrastare” l’evasione fiscale ha innalzato a 3.000 euro la soglia del contante: in alto i calici, gli evasori ancora brindano!  Ma chissenefrega, tanto a pagare per tutti costoro ci sono sempre i “soliti fessi”: lavoratori dipendenti e pensionati!

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