Elezioni amministrative. Si vota il 3 e 4 ottobre.

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre oltre 12 milioni di cittadini andranno alle urne per eleggere i sindaci in 1.162 Comuni, a cui si aggiungeranno quelli delle regioni a statuto speciale, come il Friuli Venezia Giulia.

Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha adottato il decreto che fissa la data del turno ordinario annuale di elezioni amministrative (comunali e circoscrizionali) nei comuni delle regioni a statuto ordinario.
Le elezioni si svolgeranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre, con eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci domenica 17 e lunedì 18 ottobre.

I comuni coinvolti saranno 1.162, tra i quali 18 capoluoghi di provincia (ivi compresi Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli) e 9 comuni sciolti per fenomeni di condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso, per un totale di 12.015.276 elettori.

You may also like...

1 Response

  1. Attilio Runello ha detto:

    Tra circa un mese si terranno in Russia elezioni per eleggere 450 rappresentanti alla Duma, il parlamento nazionale.
    Attualmente, Russia Unita è il partito al governo dopo aver vinto le elezioni del 2016 con il 54,2% dei voti, prendendo 343 seggi.
    I partiti in gara sono comunque almeno 14. Tuttavia solo per quattro o cinque di loro i sondaggi prevedono di superare lo sbarramento del 5%. Tra costoro potrebbe esserci Yabloko, un partito di opposizione liberale di sinistra che nelle elezioni del 2016 non riuscì a superare la soglia necessaria. Questa volta i sondaggi indipendenti gli attribuiscono un consenso che potrebbe arrivare a superare il 10% e a ciò potrebbe contribuire l’invito rivolto da Navalny ai suoi simpatizzanti di ‘votare intelligentemente’, e cioè di favorire i partiti che siano veri oppositori di Russia Unita, il partito del presidente.”
    Infatti il partito di Navalny Russia del futuro non potrà partecipare alle elezioni in quanto riconosciuto come organizzazione estremista.
    Gli osservatori dell’ Osce non sarannno presenti a monitorare l’andamento delle elezioni. Infatti la decisione è stata presa a seguito delle limitazioni imposte dalle autorità russe sull’osservazione elettorale a causa della situazione sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19.
    In altre parole i russi li hanno invitati ma limitandone il numero.
    Il Cremlino ha da tempo fatto la scelta di rinunciare ad ottenere a tutti i costi il ‘gradimento’ di un occidente che suppone (non a torto) aprioristicamente prevenuto e vuole rimarcare la sua totale indipendenza da riti e procedure che ha deciso di abbandonare. In altre parole, non è più disposto ad accettare di essere sottoposto a giudizio di ‘democraticità’ da parte di chi non perde occasione per criticare le sue politiche in patria e all’estero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *