E l’Italia va, anche senza un governo.

Nel Belpaese la politica è spettacolo e i politici sono attori. Gli spettacoli a volte sono più o meno edificanti, gli attori più o meno bravi.
Ma il gossip politico è comunque assicurato e il ‘Toto-Governo’ fa audience come il Commissario Montalbano. Di chiacchiere se ne fanno tante, di talk show pure, ma di fatti pochi e niente, come al solito. Fatto sta che in un Paese senza più regole dove ognuno fa come gli pare – dal ‘portoghese’ che prende i mezzi pubblici senza biglietto, all’idraulico che con una mano si mette in tasca 300 euro e con l’altra ti saluta senza fattura, da chi parcheggia in doppia fila o sulle strisce pedonali, al vigile urbano che invece di fargli la multa se ne sta a scaldare la sedia dietro una scrivania – la domanda sorge spontanea: ma a cosa serve un governo? Qualcuno di voi ne sente davvero la mancanza? Per i più, tasse, bollette, disservizi e stipendio sono sempre quelli e gli unici ad essere interessati alla formazione di un esecutivo sono soltanto i diretti interessati al ‘reddito di cittadinanza’ e alla ‘flat tax’! Tanto che auspicano un governo Lega-5Stelle per arrivare ad un ‘reddito esentasse’! Tutti gli altri cittadini che campano di stipendio e pensione, neppure si accorgono della presenza o meno di un governo. Pertanto, si sta facendo strada l’idea che, tutto sommato, senza governo non si sta poi così male. È successo in Olanda, Belgio Spagna e persino nella grande Germania, perché non può succedere pure qui da noi? Di fatto i governi nazionali è come se non ci fossero, perché è l’Unione Europea che governa scavalcando l’attività legislativa degli stati membri, con Bruxelles che detta i compiti e gli stati nazionali, non più sovrani, che li svolgono disciplinatamente in casa propria.

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