È finito il tempo dell’indifferenza.

di Carlo Calenda. Voglio raccontarti 3 battaglie che abbiamo portato avanti negli ultimi giorni, perché rappresentano bene cos’è Azione e quello che vogliamo portare nella politica italiana.
Il primo caso è un misto di indubbia ipocrisia e sospetto malaffare. Sono stato oggetto più volte in passato delle diffide e denunce del Codacons, un’associazione che dichiara di difendere i consumatori ma tutela soprattutto i propri interessi.
Abbiamo deciso di analizzare il loro statuto e il modo in cui operano ed emerge un quadro inquietante: tanta opacità e pratiche dubbie. Guardate il video e ditemi se volete ancora essere “difesi” da questa gente.
Abbiamo poi denunciato un esempio scandaloso di politica clientelare. Sulle cose che servono al Paese i partiti non riescono quasi mai a mettersi d’accordo. Ma sulla proroga fino al 2033 (!) delle concessioni balneari c’è grande intesa. Dal PD, passando per Forza Italia, fino alla Lega.
Per darvi un’idea della vergognosa situazione delle concessioni balneari basta dire che lo Stato incassa solo 100 milioni di euro all’anno da tutti gli stabilimenti d’Italia. Una miseria, in alcuni di queste spiagge basta il costo stagionale di un ombrellone per pagare il canone annuale.
Concessioni rinnovate ad personam, senza gara. La Ragioneria generale dello Stato e la Commissione Europea sono le ultime di una serie infinita di istituzioni italiane ed europee a diffidare la politica da prorogare le concessioni. La procedura d’infrazione europea, multa che pagheremo tutti noi, è scontata.
Su questa battaglia andremo avanti, sia a livello nazionale che a livello locale. Giangiacomo Palazzolo, sindaco di Cinisi e responsabile legalità di Azione, non applicherà la proroga e ha invitato i primi cittadini di comuni balneari a fare lo stesso e procedere con regolari gare.
Infine vi consiglio di guardare il botta e risposta televisivo tra Alessandro Barbano, giornalista serio e promotore di Azione, e Salvini. Alessandro fa una cosa rivoluzionaria per la politica italiana: inchioda sui fatti un parolaio, che ne esce a pezzi.
Competenza, coerenza e serietà sono le armi che useremo per denunciare e sconfiggere questi e altri vizi atavici italiani ma siamo noi – che da troppo tempo tolleriamo tutto – a dover uscire dall’indifferenza. Altrimenti il Paese non cambierà mai.
È quello che ho cercato di spiegare nel libro “I Mostri”. È iniziato il giro d’Italia che farò per confrontarmi direttamente con le persone e ripeterlo tutte le volte che servirà. Ci vediamo in piazza.

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