E’ arrivata la Primavera!

di Redazione. L’inverno è finito.  E anche se fa ancora un pò ‘freddino’, l’aria sta cambiando… la Primavera è arrivata! I primi germogli sugli alberi, le giornate più lunghe e un gradevole tepore nelle ore centrali della giornata ne danno il lieto annuncio.

Il 20 marzo, infatti, segna l’ingresso ufficiale della primavera con l’equinozio, che quest’anno “cade alle 10:37 italiane. La data resterà quella del 20 marzo, e non del canonico 21, per molti anni. Fino al 2044, quando cadrà addirittura il 19 marzo”, osserva l’Unione Astrofili Italiani (Uai).

A partire dall’equinozio di primavera il giorno torna, quindi, a essere più lungo della notte. Contemporaneamente, per gli abitanti dell’emisfero meridionale la data del 20 marzo segna, invece, l’inizio dell’autunno.

Come dice il nome stesso, nel giorno dell’equinozio la lunghezza del giorno è uguale a quella della notte. “Gli equinozi di primavera e d’autunno – osservano gli astrofili dell’Uai – sono i momenti in cui il centro del disco del Sole si trova sul punto d’incrocio tra l’equatore celeste e l’eclittica”, cioè la traiettoria circolare descritta apparentemente dal Sole sulla sfera celeste in un anno, così definita perché le eclissi avvengono quando Luna, Terra e Sole si trovano sul piano di questa traiettoria.

“L’equinozio di primavera in particolare – spiega l’Uai – è il momento in cui il Sole, muovendosi lungo l’eclittica, passa dall’emisfero celeste australe a quello celeste boreale”.

È PRIMAVERA, SVEGLIATEVI BAMBINE! È dunque ormai primavera da qualche giorno, il tempo è bello e inviterebbe a fare delle allegre scampagnate in compagnia. In Italia, soprattutto il lunedì dell’Angelo – e cioè il lunedì dopo Pasqua – è tradizione andare a fare un pranzo al sacco fuori porta… ma purtroppo quest’anno dovremmo rinunciarvi per colpa dell’emergenza Coronavirus.
Ma la pandemia non ci vieta però d’intonare una popolarissima canzone che, nonostante abbia qualche annetto (risale al 1941), viene ancora interpretata da giovani e meno giovani.

Titolo: Mattinata Fiorentina. Questo è il testo:

È primavera… svegliatevi bambine!
Alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor…
E a tarda sera, madonne fiorentine,
quante forcine si troveranno sui prati in fior.
Fiorin di noce,
c’è poca luce, ma tanta pace;
fiorin di noce, c’è poca luce;
fiorin di brace,
Madonna Bice non nega baci,
baciar le piace, che male c’è?
È primavera… svegliatevi bambine!
Alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor…
È primavera… che festa di colori!
Madonne e fiori tentaste il genio d’un gran pittor!
E allora, a sera, fiorivano gli amori,
gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor…
Fiorin dipinto,
s’amava tanto nel quattrocento,
fiorin dipinto, s’amava tanto;
fiorin d’argento,
Madonna Amante le labbra tinte
persin dal vento si fa baciar!
È primavera… che festa di colori!
Madonne e fiori, trionfo eterno di gioventù.
E allora, a sera, fiorivano gli amori,
gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor…

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