E ancora un’altra Primavera con la mascherina…

di Daniele Milani. La Primavera è iniziata da un giorno, e già iniziano i dubbi che sarà un’estate triste, che dovremo convivere, con la mascherina incollata al naso, che il sole lo prenderemo sul balcone di casa, dalla finestra, con i piedi nella tinozza fantasticando che stavamo al mare solo due anni fa.
E dopo cinque giorni già eravamo stufi di stare li, che lo sciabordio delle onde ci faceva venire l’abbiocco sotto l’ombrellone, non ci accorgevamo nemmeno della fortuna che avevamo, goderci quel sole caldo con le sorti di quella brezza, che rinfrescava l’anima.
Ora saremo costretti a pensare, i pensieri si accavalleranno, ci riempiranno la testa, le soluzioni non le troveremo, saremmo più poveri nel portafogli, più angosciati nella testa con la perenne paura di non farcela, che ci toglie e ci toglierà le forze.
La capacità di sottrarci, di incatenarci la fantasia nel pensiero unico, del vivere tra i sorrisi che sembrano più paresi facciali dei depressi.
Sempre le stesse cose. Le vie d’uscita svaniscono il giorno seguente. L’attesa del tramonto, la solita cena, la notte e il giorno dopo sarà come quello prima nell’immobilismo con il solo desiderio che finisca presto.
Ma non fermo nulla perchè accada, attendiamo sempre che facciano gli altri, che capiti solo agli altri, che il nostro vicino lo vediamo invecchiare con la velocità di un’istantanea, e noi invece anche peggio ma non lo notiamo, oppure lo vediamo nello specchio dell’ascensore, e nemmeno ci dispiacciamo, subiamo e subito pensiamo ad altro, per non cadere nella rampa in discesa che ormai ci ha ingabbiato.
Però un dubbio ora mi assale, così improvvisamente. Cosa sarà stato promesso a chi si adoperava per cambiare le cose, per vedere disatteso quello che veniva dato per fatto, tanto da proclamare come una vittoria? Si, cosa avranno dovuto concedere, forse al solito giro Romano che poi quatto quatto, quello che volevi sarà infilato di soppiatto, un’attimo prima di presentare per il Decreto Attuativo? Che il condono tu l’avrai ma non quello fiscale quello dell’immortalità?
E loro continueranno imperterriti per la loro strada.
Ma come può venirmi un lampo simile ora il giorno dopo il primo giorno di Primavera, con tutto quello che potrei pensare, è il risultato della pandemia, bellezza, sicuramente farneticazioni, ma non troppo però.

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