Droga e puttane risolleveranno il Pil nazionale!

A detta di tutti siamo un Paese che va a puttane! E non solo in fatto di crisi economica, politica e sociale, ma anche nel senso letterale del termine dal momento che quello che viene considerato il mestiere più antico del mondo, sembra essere uno dei pochi settori che non conosce la parola crisi e che smuove milioni di euro. Ma proprio grazie alla prostituzione e ad altre attività illecite come lo spaccio di droga e il contrabbando di armi e sigarette l’Italia vedrà crescere il Prodotto interno lordo! Infatti, tutti i Paesi Ue, compresa l’Italia, inseriranno ”una stima nei conti (e quindi nel Pil)” delle attività illegali, come ”traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)”. La novità sarà inserita a partire dal 2014 nei conti, in coerenza con le linee Eurostat. Lo rileva l’Istat in una nota nella quale è stata annunciata una vera e propria rivoluzione del calcolo della ricchezza che terrà conto, almeno in parte, di quell’economia sommersa finora esclusa. L’elemento di maggiore novità, al netto dei tecnicismi, riguarderà l’inserimento nei conti delle attività illegali: “In ottemperanza al principio di esaustività” dice l’Istat: insomma le stime dovranno tenere conto di tutte le attività che producono reddito, che siano queste legali o no. Tutti gli stati europei inseriranno nel calcolo del proprio Pil una stima delle attività criminali in modo “coerente con le linee guida stabilite da Eurostat”. Tra queste ci saranno “il traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando di sigarette o alcol”.

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