Donna incinta di 9 mesi senza Permesso di Soggiorno.

di Ass. Dhuumcatu. Prima di tutto la comunità rivolgerà sentite condoglianze alla famiglie delle vittime del Belgio e Vi informa che: Oggi siamo in Piazza per denunciare le carenze e i ritardi della Questura e Prefettura. La Questura di Roma ha ritirato la ricevuta del Permesso di Soggiorno ad una donna incinta di 9 mesi; lo Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura di Roma non rilascia il nulla osta a un bambino di 2 anni per il ricongiungimento familiare con i propri genitori regolarmente residenti in Italia; La Questura di Milano revoca la Carta di soggiorno a un cittadino straniero in quanto attualmente disoccupato; L’Asl di Milano non rinnova la tessera sanitaria a un bambino di 8 mesi. Tutto questo è previsto dalla legge italiana?

Noi immigrati ignoranti, non abbiamo avuto la possibilità di studiare nel nostro paese, non capiamo la legge del nostro paese, come potremmo capire quella italiana. Sappiamo però che nel nostro paese vige la pena di morte, ma questa viene risparmiata alle donne incinte, invece la Questura di Roma ritira la ricevuta del Permesso di Soggiorno proprio l’8 Marzo, il giorno della festa delle donne, oltretutto in prossimità del parto (previsto in data 21 marzo 2016) universalmente noto momento in cui la donna non deve essere sottoposta ad alcuna pressione psicologia né stress di qualsivoglia natura. La Prefettura di Roma non rilascia il nulla osta al bambino di 2 anni i cui genitori sono regolarmente residenti in Italia e il padre lavora, giustificando il rifiuto con la motivazione “reddito insufficiente”. Invece lo Sportello Unico per l’Immigrazione non ha voluto di conteggiare l’assegno familiare, oltre a mostrare noncuranza per la crescita psicofisica di un bambino di soli 2 anni, come potrebbe crescere senza padre né madre ? Adesso la denuncia per abbandono del minore va rivolta ai genitori oppure contro la Prefettura per abuso di potere? Tutto il mondo è in crisi, anche l’Italia, sono in tanti ad aver perso il lavoro, non capiamo come la Questura di Milano possa ritirare la Carta di soggiorno a un immigrato attualmente disoccupato, quando invece a RUBY è stato rilasciato il Permesso di soggiorno perché lavorava con il suo Padrino, è giusto tutto questo ? Analogamente, non capiamo come la Questura di Roma chiede a un capo famiglia ormai precario o disoccupato di dimostrare il certificato di idoneità alloggiativi oppure la residenza, proprio ora che è costretto a vivere, in via provvisoria, insieme ad altre 2-3 famiglie in un appartamento? Al contrario abbiamo visto, constatandolo, che la Questura di Roma revoca la carta di soggiorno a un immigrato o alla sua famiglia quando questi effettuano un soggiorno fuori dal territorio italiano per un periodo superiore ai 6 mesi. Vorremo capire una cosa: se un capofamiglia perde il lavoro ed è costretto dunque a partire per il proprio paese di Origine oppure in un altro paese alla ricerca di un nuovo lavoro, oppure, rimane in Italia mandando la famiglia al paese di origine ( per poter mantenere economicamente la famiglia con poco reddito) e vi resta per un periodo di circa 6 mesi e più, nel momento in cui torna in Italia si vede bloccare dalla Questura il rilascio della carta di soggiorno, come può restare una famiglia senza lavoro oppure con lavoro precario in Italia ? Sembra che il sistema spinga il capofamiglia a trovare una soluzione e a recarsi altrove e, al contempo, ostacoli poi la coronazione della stessa. Peggio ancora la ASL di Milano che rifiuta il rinnovo della tessera sanitaria a un minore di 8 mesi nonché a un bambino di 5 anni e alle loro mamme. Inoltre, vi comunico una bella notizia: il Presidente del 5° municipio ha deciso che il Capodanno Bangla XVII edizione non si fa più dentro il “suo territorio”. Ha giustificato ”la sua” motivazione con le seguenti parole: “siete troppi voi bengalesi, una festa cosi grande non si può celebrare all’interno del nostro territorio” ma ringraziamo comunque il nostro Presidente, il quale, attraverso il suo portavoce ci ha suggerito di celebrare questa festa al CIRCO MASSIMO o a TORVERGATA, ci sfugge soltanto una cosa.. se noi NEGRI begalesi siamo residenti nel 5° municipio perché mai dovremmo rompere al 1° oppure al 7° municipio ?! Siamo cretini non capiamo la legge, perciò scriviamo a Voi intellettuali e Vi chiediamo: queste prassi sono legali ? sono davvero supportate dalla Legge italiana? se SI, non abbiamo nulla da dire. se NO, non abbiamo comunque il diritto “di dire”.Per concludere, l’ambasciata Italiana a Dhaka non rilascia il documento a una cittadina Italiana, in quanto la Questura di Roma non ha ancora confermato la veridicità del Passaporto Italiano. La medesima ambasciata non ha rilasciato il Visto per ricongiungimento familiare a una signora ormai incinta di 6 mesi, qualora non dovesse rilasciare il visto adesso, bensì, attendere che sia troppo tardi o addirittura che partorisca, è ovvio che entrambi, madre e neonato non avranno più modo di entrare in Italia. In quanto il nulla osta nominativo andrebbe solo alla madre e non al futuro BAMBINO!!! Siamo venuti a conoscenza di una pratica che ha richiesto quasi un anno di attesa per concludersi con il rilascio di un Visto per ricongiungimento familiare. Qualora tutto questo dovesse verificarsi in quanto siamo islamici,e, dovessimo rappresentare – forse – per voi una potenziale minaccia per la sicurezza della società, capiamo il motivo per cui bloccate i cittadini alla partenza e, non abbiamo dunque nulla da contestare. Viva la Sicurezza nazionale! Fuori tutti gli islamici! Denunciare questi fatti abbiamo organizzato una manifestazionein data 24 Marzo 2016, alle ore 16.30 Piazza Esquilino – Via Cavuor, Roma. Siete tutti invitati sentire le testimonianze.
N.B: Al di la comunicato, Vi chiediamo (a fedeli di qualsiasi religione) di fare una preghiera per i bambini senza tessera di sanità e alle mamme che sono in stato interessante e alle vittime del Belgio insieme quelli di Afganistan, Iraq, Siria, Parigi, Londra, Palestina e altri in Sud del Mondo.

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