Dolore cronico: sconfitto da un micro-chip sottopelle.

Dolori alla schiena e alle gambe, sciatalgie, artriti, emicranie croniche, CRPS (sindrome dolorosa regionale complessa), angina pectoris refrattaria, vasculopatie periferiche, ecc, ecc. Basta pillole, pomate e cerotti medicamentali! Per combattere i dolori cronici arriva un micro-chip che potrebbe essere una possibile soluzione al dolore cronico. Si tratta di un chip che va posizionato sotto pelle e analizza i motivi del dolore nei pazienti che non rispondono a terapia farmacologica.
È un microstimolatore impiantato per la prima volta in Italia oggi a Pisa, sottolinea una nota dell’azienda ospedaliera, all’ospedale Santa Chiara, nell’Unità operativa di terapia del dolore dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana. L’intervento è il frutto di una collaborazione con i bioingegneri che hanno messo a punto l’innovativo sistema nei laboratori di ricerca della California. Le applicazioni delle biotecnologie e nanotecnologie in campo sanitario stanno producendo un grande impegno verso la miniaturizzazione dei dispositivi attualmente in uso per il controllo del dolore e il miglioramento delle loro performance. Il microstimolatore è costituito da un microfilo del diametro di circa un millimetro e della lunghezza di circa 10 centimetri che contiene al suo interno un microchip in grado di decodificare i comandi trasmessi dall’esterno con sistema wireless e di commutarli in segnali elettrici da inviare direttamente ai nervi e ai tessuti biologici. La particolarità del sistema è che i nuovi microstimolatori sono molto piccoli e sfruttando la tecnologia wireless possono essere impiantati senza la necessità di fili di connessione e batterie interne, come invece avviene con i tradizionali neuro stimolatori e possono essere posizionati con anestesia locale tramite un ago senza la necessità di procedure chirurgiche invasive.

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