Dl dignità: ok definitivo del Senato, è legge.

Il Decreto Dignità – quello che dovrebbe ripristinare l’Art. 18 e creare nuovi posti di lavoro – è legge.
Di Maio esulta: “E’ stato approvato dopo decine di anni il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby. E’ il primo decreto dopo tanti anni che mette al centro il cittadino, mette al centro gli imprenditori e i giovani precari. Finalmente i cittadini segnano un punto. Cittadini ‘uno’, sistema ‘zero‘”. Roberto Speranza, dall’opposizione, controbatte: “Il ministro del lavoro dopo l’approvazione del #decretodignitá dice cittadini 1 sistema 0. Non è così. Caro Di Maio, oggi tornano i voucher, domani arriverà la flat tax. E il sistema festeggia perché vince 2 a 0 contro i lavoratori“. Soltanto i fatti e i cittadini diranno chi aveva ragione. Intanto, ecco tutte le novità della nuova legge:
TEMPO DETERMINATO. Viene ridotta la durata massima del contratto a termine, prevedendo un limite di 12 mesi; vengono definite alcune causali in cui il contratto può avere una durata superiore, fino a un massimo di 24 mesi.
VOUCHER. Potranno essere utilizzati dalle aziende alberghiere e le strutture ricettive che operano nel settore del turismo, con alle dipendenze fino a 8 lavoratori.
UNDER 35. Arriva lo sconto sui contributi previdenziali, per i datori di lavoro che assumono soggetti con meno di 35 anni nel biennio 2019-2020. La riduzione è applicata su base mensile, per un periodo massimo di 36 mesi, fino a un massimo di 3.000 euro su base annua.
INSEGNANTI. Sono salvi, per il prossimo anno, docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Inoltre è prevista una procedura concorsuale straordinaria orale, che dovrà essere bandita dalle regioni, per coprire la parte di posti vacanti. Viene anche eliminato il termine massimo complessivo di durata previsto, per i contratti a tempo determinato del personale della scuola, per la copertura di posti vacanti e disponibili.
DELOCALIZZAZIONE. Le imprese che hanno beneficiato di aiuti di Stato e che delocalizzano le proprie attività dovranno restituire quanto ricevuto. E’ prevista anche una sanzione, da 2 a 4 volte l’aiuto ricevuto. Inoltre vengono cancellati i benefici fiscali, per le aziende che non raggiungono gli obiettivi occupazionali promessi.
SPOT GIOCHI. Si vieta qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse, nonché al gioco d’azzardo. Si introduce la locuzione ‘disturbo da gioco d’azzardo’ in luogo di ludopatia. Per i contratti di pubblicità in corso al 14 luglio 2018 (data di entrata in vigore del decreto-legge in esame) si prevede che continui ad applicarsi la normativa previgente, fino alla loro scadenza, e comunque per non oltre un anno dalla medesima data. Per chi non rispetta il divieto è prevista una multa pari al 20% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e, in ogni caso, non inferiore a 50 mila euro per ogni violazione. PREU. Viene aumentata la misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi.
LOGO ‘NO SLOT’. I biglietti delle lotterie istantanee conterranno messaggi relatiti ai rischi connessi al gioco d’azzardo. Le formule di avvertimento saranno applicate anche su alcuni apparecchi da intrattenimento e nelle aree dove vengono installati gli apparecchi. Nasce il logo ‘no slot’, presso il Mise, che potrà essere esposto dai pubblici esercizi e i circoli privati che eliminano o che si impegnano a non installare videolottery e slot machine.
TESSERA SANITARIA. L’accesso alle slot machine e videolottery è consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria, al fine di impedire l’accesso ai giochi da parte dei minori. Ci sarà tempo fino al primo gennaio 2020 per adattare gli apparecchi o rimuoverli. La violazione della norma è punita con una sanzione di 10.000 euro per ciascun apparecchio.
FATTURAZIONE ELETTRONICA. Si rinvia al primo gennaio 2019 l’avvio della fatturazione elettronica per la vendita di carburanti, da parte dei distributori, a soggetti Iva. La norma era contenuta in un decreto legge ad hoc che è confluito del provvedimento.
SPLIT PAYMENT. Relativamente all’Iva viene abolito il meccanismo dello split payment per i professionisti che effettuano prestazioni nei confronti della Pubblica amministrazione. In pratica per i professionisti non sarà più la Pa a trattenere l’Iva e versarla all’Erario, ma saranno loro a incassarla e riversarla all’erario. L’abrogazione opera per le operazioni fatturate in data successiva all’entrata in vigore del decreto Dignità.
CARTELLE ESATTORIALI. Si estende al 2018 la compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti commerciali e professionali maturati nei confronti della pubblica amministrazione.
SPESOMETRO. Viene eliminato lo spesometro per tutti i produttori agricoli assoggettati al regime Iva agevolato. Per gli altri la trasmissione dei dati delle fatture relativi al terzo trimestre 2018 non dovrà essere effettuata entro il mese di novembre 2018 ma entro il 28 febbraio 2019. Qualora si opti per la trasmissione con cadenza semestrale, i termini sono fissati al 30 settembre per il primo semestre, al 28 febbraio dell’anno successivo per il secondo semestre.
SPORT. Vengono soppresse le norme in base alle quali le attività sportive dilettantistiche potevano essere esercitate anche da società con scopo di lucro e vengono inoltre abrogate le agevolazioni fiscali. Viene istituito un nuovo fondo, destinato a interventi in favore delle società sportive dilettantistiche, in cui confluiscono le risorse ottenute grazie alle norme contenute nel decreto legge. Infine viene ripristinata la normativa sull’uso e gestione di impianti sportivi, in vigore prima dell’entrata in vigore delle misure contenute nella legge di bilancio 2018.

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