Dishonorable show.

di Maria Pia Caporuscio. Ogni volta che una persona denuncia apertamente gli errori della casta politica, viene immediatamente accusato di fare demagogia e bollato come “populista”. Ebbene oggi siamo tutti populisti, fieri di esserlo e di poter urlare tutto il nostro disprezzo, verso questa disonorevole classe politica.
Siamo populisti orgogliosi di non somigliare a chi non conosce vergogna, fino al punto da arrivare ad inscenare grotteschi spettacoli, per ingannare quella popolazione che si ostina a non voler credere, di aver affidato il proprio paese nelle mani di gente priva di scrupoli. L’immoralità di questa categoria ha imboccato una strada senza ritorno. La loro spudoratezza oramai non conosce limiti e lo spettacolo di ieri, ne fornisce la prova. Una parlamentare del Movimento5Stelle, dopo aver elencato l’incredibile castello di bugie con cui ingannano gli italiani, li ha definiti il “nulla” ma si sbagliava. Magari fossero il nulla perché in questo caso, non sarebbero così pericolosi per la nostra società, invece rappresentano un pericolo mortale: sono la lebbra! Sono portatori di lebbra che sta infettando ogni cosa che toccano e condurrà alla morte gli abitanti di questa povera nazione. Ieri abbiamo assistito ad un’aberrante sceneggiata napoletana, recitata questa volta da attori al cui confronto Mario Merola, era un principiante. Una sceneggiata che non aveva il compito di commuovere la platea ma di fregarla ancora una volta. Vergognandosi essi stessi di dire agli italiani che non erano disposti a sollevare il culo dalle poltrone, sulle quali intendono rimanere a qualsiasi costo, dovevano salvare anche quello di un pluri-pregiudicato, che minacciava di fargliele lasciare invece. Da veri attori consumati, sono arrivati a mettere in scena un “disonorevole show”, una nuova eclatante forma di strategia, con un triplice scopo: salvare il condannato, rimanere al loro posto e ingannare la popolazione. Il nostro sistema democratico è diventato un peso per questi esseri che si apprestano a smantellare quel che di esso è ancora rimasto, compresa la nostra Carta Costituzionale che intendono porre sotto le loro scarpe. Tutto questo per favorire sé stessi, le banche mondiali, la BCE e le multinazionali, al cui servizio stanno operando. La nostra non è più una Democrazia ma una dittatura e delle peggiori anche, perché mascherata e quindi resa impossibile da combattere. E mentre nelle comuni dittature si moriva per questioni ideologiche in questa si muore per fame, essendo una dittatura economica oltre che politica. Ci si chiede come sia possibile che questi dannati non sentano un minimo senso di pietà verso la propria nazione. Sordi alle grida di aiuto della popolazione disperata nel vedersi privare di tutto quel che possedeva, insensibili alla fuga dei nostri ragazzi in paesi lontani, indifferenti alla disoccupazione di massa, alla chiusura di migliaia di piccole e medie industrie, sensibili solo nel circondarsi di privilegi con cui circondano quei loro putridi corpi. Se non li manderemo presto all’inferno, all’inferno ci andremo tutti noi! E cosa racconteremo al Padreterno, di aver speso l’esistenza per mantenere nel lusso i nostri assassini? A questo punto sarà proprio lui a prenderci a calci e sprofondarci nel girone degli ignavi. Non c’è più tempo da perdere avendoci già scippato anche delle elezioni, visto che si sono votati tra loro come sappiamo. Cos’altro ci devono fare prima di capire che è necessario ribellarci? Stiamo aspettando che si arrivi a fare di noi i loro pezzi di ricambio, asportandoci gli organi onde vivere in eterno? Li lasceremo fare anche questo?

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *