Dipendenti del Senato: stipendi da 150mila euro l’anno!

Non solo gli stipendi dei parlamentari sono esageratamente scandalosi rispetto alla crisi economica che il Paese sta attraversando e al normale senso del pudore, ma anche le retribuzioni dei “loro” dipendenti non sono da meno! Ma siccome chi più ha, più vuole avere, non c’è nessun limite alla decenza e al buon gusto e, nella fattispecie, i “lavoratori” del Senato sono in “agitazione” per evitare la cancellazione degli scatti automatici in busta paga.
Nonostante la famosa “scala mobile” sia stata abolita definitivamente dal governo Amato nel 1992, i dipendenti del Senato continuano ancora oggi a vedere aumentare (e considerevolmente) il proprio stipendio con il tempo, senza alcun criterio di merito. Oltre ai dipendenti di Palazzo Madama, vale la pena ricordare che i soli a conservare gli scatti di anzianità dopo il 1992 sono rimasti gli insegnanti, che però non hanno la possibilità di un avanzamento di carriera (chi comincia come maestro, lì finisce) e in ogni caso possono avere un aumento di stipendio al massimo del 50% in tutta la loro carriera.
Ma se il guadagno medio di un normale dipendente dello Stato si attesta faticosamente intorno ai 25.000 euro l’anno, quello dei dipendenti del Senato può arrivare fino ai 150.000 euro: sei volte più di quanto percepisce uno statale medio italiano!!! Daltronde si sa che vicno al fuoco ci si scalda meglio!!!
Ma in tempi di recessione dove si taglia dappertutto e dove si continuano a spremere sempre i “soliti noti”, i dipendenti del Senato ‘non ci stanno’ e si riuniscono in un’assemblea – nientepopodimenoche della Cgil – per protestare non contro l’auspicabile taglio dello stipendio, che sarebbe cosa buona, giusta e soprattutto dovuta, ma addirittura contro il possibile blocco degli “aumenti” di stipendio, che nel corso di una carriera lavorativa potrebbe arrivare persino al quintuplo di quello iniziale.
Certo, è una protesta leggermente fuori posto, considerando la crisi in cui versa attualmente il Paese e tenendo presente il fatto che gli Italiani – i cui stipendi (quando e se vengono pagati) sono nettamente più bassi di quelli dei dipendenti del Senato – non sarebbero pronti a sostenere!

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