Difendiamo le aperture domenicali e festive dei negozi: si libera dalla povertà soltanto chi è lasciato padrone di lavorare.

di Vittorio Feltri. Michela Vittoria Brambilla ha presentato un disegno di legge per evitare la chiusura dei negozi e dei supermercati nei giorni festivi. Speriamo che venga approvato in fretta.

La signora, nota animalista, già ministro del Turismo nel governo Berlusconi, ha ragione su tutti i fronti. Il commercio infatti è alla base dell’economia. Ingabbiarlo con regole assurde piovute dall’alto significa mortificarlo, riducendo drasticamente i posti di lavoro e il complessivo giro di affari.
simply_publisher = 49769; simply_domain = 103825; simply_space = 222888; simply_ad_height = 60; simply_ad_width = 468; simply_callback = ‘https://www.freeskipper.it’; var cb = Math.round(new Date().getTime()); document.write(”); L’idea balzana delle serrate domenicali è stata di Di Maio e soci e se ne ignora lo scopo se non quello di immiserire il Paese, riducendone per altro gli spazi liberali che consentono a chiunque di comportarsi come vuole, cioè se alzare la saracinesca ogni dì oppure se tenerla abbassata in omaggio alla fede cattolica o al desiderio di trascorrere le feste comandate in famiglia.
Dal nostro punto di vista, e secondo la Brambilla, ciascun bottegaio ha il diritto di decidere in proprio quando stare al banco di vendita e quando a casa. Nessuno deve avere facoltà di incidere sullo stile di vita di chi conduce un esercizio. Tantomeno l’esecutivo, le regioni o i comuni. Che devono amministrare e non mettere il becco nelle vicende professionali pulite dei cittadini.
Invitiamo Di Maio e la sua compagnia di scansafatiche a non vietare agli italiani di sgobbare, e si ricordino, i signori governanti, che per combattere la povertà c’è solo un mezzo adatto: faticare, non serve regalare denaro nostro, recuperato dal fisco, a coloro che non fanno un accidente.
Forza Brambilla, siamo con te.
Appoggeremo e seguiremo con passione la tua lodevole iniziativa finché non andrà in porto.
Affrancarsi dalla povertà è ottima cosa, la quale tuttavia si può ottenere esclusivamente essendo liberi di lavorare.
Cosa che Di Maio ignora per i motivi che sappiamo: costui non ha mai avuto un impiego se non in nero.

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