Diaz: una pagina nera della storia d’Italia che ancora gronda sangue e vergogna.

La macelleria della scuola Diaz, la mattanza del G8 di Genova, è una pagina nera della storia d’Italia che ancora gronda sangue e vergogna. Non ci sono scuse. Non ci sono giustificazioni. Non ci sono alibi. Non ci può essere nessuna comprensione umana e nessun perdono per i responsabili di quei fatti barbari, crudeli, violenti, sanguinosi, pieni di odio e rabbia!
Non ci sono né ci saranno pene giudiziarie tali da poter cancellare l’orrore e la crudeltà di quella pagina nera della nostra storia nè per i “mandanti” e neppure per gli “esecutori finali e materiali” di quel massacro ordinato da una catena di comando che arriva molto ma molto in alto.
La Corte Suprema dei diritti umani di Strasburgo ha stigmatizzato quei fatti criminali come “torture”, ma dove non ha potuto, dovuto e voluto la giustizia degli uomini, provvederà quella divina.
Gli uomini, per contro, quegli uomini in carne ed ossa ancora sporchi del sangue di centinaia di giovani massacrati, quegli uomini preposti a far rispettare la legge, quegli uomini garanti dell’ordine e della sicurezza nazionale, quegli uomini delle istituzioni civili, democratiche e repubblicane, questi uomini, insomma, per coprire responsabilità fin troppo evidenti e per timore che qualcuno tirasse fuori compromettenti scheletri dall’armadio tanto da far crollare l’intero Palazzo, sono stati tutti “sistemati” con promozioni di carriera e assunzioni di nuovi e ancora più importanti incarichi.
Il pesce puzza sempre dalla testa. Ed è per questa ragione che il Paese affonda negli scandali, nelle ruberie e nel sangue dei suoi stessi figli.

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