Di Maio: “Lo sperpero dei politici, mentre l’Italia muore”. Ma contro lo “sperpero” degli stipendi d’oro dei dipendenti di Camera e Senato cosa intende fare il M5S?

di On. Luigi Di Maio, M5S. Mentre lì fuori abbiamo 10 milioni di italiani che sono sotto la soglia di povertà dell’Eurostat e chiudono 380 imprese al giorno, in questo palazzo si spendono 81 milioni di euro per gli stipendi dei parlamentari (spesa invariata sull’anno scorso); In Italia un pensionato su 3 guadagna 1000 euro al mese e qui si spendono 135 milioni di euro all’anno per i vitalizi degli ex parlamentari. 1,2 milioni di euro all’anno di affitto per un deposito in cui mettere mobili, faldoni e materiale inutilizzato, 2,7 milioni di euro in software, 6,9 milioni di euro in assistenza informatica, mentre nel mondo reale il 50% degli studenti italiani non ha mai visto un’aula computer. 1,6 milioni di euro per faldoni e facchinaggio, 5,3 milioni
per la stampa degli atti parlamentari che aumenta come spesa rispetto all’anno scorso (nell’era digitale spendiamo ancora soldi in scartoffie). 805 mila euro di spese sanitarie (100 mila euro in più rispetto all’anno scorso) proprio nell’anno in cui il rapporto Censis ci dice che 11 milioni di italiani non riescono a curarsi per difficoltà economiche.

_____________________________________________________________________________

UNA DOMANDA ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTA. On. Luigi di Maio – leader 5Stelle e Vice Presidente della Camera dei deputati – va bene tagliare gli stipendi degli onorevoli, ma perchè non parlate anche di tagliare gli “stipendi d’oro” dei dipendenti di Camera e Senato? Pertanto, possiamo porgerLe per l’ennesima volta la fatidica domanda ancora in attesa non solo di una Sua risposta, ma soprattutto di adeguati provvedimenti legislativi: “Perché un dipendente della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica – a parità di grado, anzianità e titolo di studio – deve percepire uno stipendio 10volte maggiore di un altro dipendente pubblico?”. Attendiamo “sempre” una Sua cortese risposta. Grazie.

You may also like...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *