Degrado Capitale. Botta e risposta Salvini – Raggi.

di Redazione. La Lega marcia su Roma? Sembrerebbe proprio di sì. Almeno leggendo, e pure non tanto, tra le righe delle battute velenose che sono volate in questi giorni tra il Leader del Carroccio (“A Roma un sindaco leghista? …i romani mi dicono ‘Daje Mattè!”) e la prima cittadina della Capitale (”Un sindaco leghista a Roma? Matteo magna tranquillo”).

E lo scontro tra il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il sindaco di Roma, Virginia Raggi, è continuato anche ieri in occasione della gara di Formula E all’Eur – un intero quartiere collassato per una settimana – che ha visto i due scambiarsi le solite battute al vetriolo. Il vicepremier leghista aveva attaccato Virginia Raggi sul “degrado” della città, che aveva replicato consigliando a Salvini di occuparsi di altro: “Invece di parlare di Roma si occupi della sicurezza. Parla di tutto ogni giorno in tutte le tv ma mi sembra che non passi mai ai fatti”.

Durissima la replica del Ministro dell’Interno: Roma non è mai stata così sporca, così ferma, così trascurata caotica e disorganizzata. Colpa di Salvini, o colpa di un sindaco 5Stelle (per cui avevo perfino invitato a votare) che in questi anni non ha combinato niente? Il giudizio lo lascio dare ai Romani, io lavoro per dare un futuro migliore a questa splendida città”. “Il sindaco di Roma c’è rimasta male, ma bisogna avere le spalle larghe: se si vuole fare il sindaco o il ministro, o l’assessore si deve capire cosa si è in grado di fare – ha affermato il ministro dell’Interno. Ieri c’è stata la gara di Formula E… probabilmente l’unico momento in cui le macchine giravano per Roma senza fermarsi”.

Non occorre uno scienziato per portare via la mondezza, svuotare i cestini, evitare i gabbiani stile avvoltoi. Non può essere il ministro dell’Interno far ripartire le metro ferme. Sessanta milioni di italiani non possono pagare per l’incapacità”, ha tuonato il vicepremier leghista.

“A Salvini voglio dire che ho le spalle larghe e non mi spavento facilmente. Io le villette dei clan mafiosi le ho abbattute, dopo decenni di silenzio delle precedenti giunte: otto case del clan Casamonica buttate giù dalla ruspa”, ha affermato il sindaco di Roma in un video su Facebook.

Raggi “spiega” a Salvini la questione debito di Roma con una ‘brioche’: “Da quando ci siamo noi, il debito è addirittura sceso perché noi teniamo i conti in ordine e non ne facciamo altro. Noi riduciamo i debiti fatti dagli altri e alleggeriamo le tasse ai cittadini… Hai capito?”.

Sul fatto della riduzione delle tasse ai romani, non ci risultano ‘alleggerimenti’ neppure di ‘mezzo punto’ sulle addizionali comunali Irpef in busta paga, né sull’immondizia, né tantomeno sull’Imu, la più alta d’Italia!

Comunque, c’è attrito tra Lega e M5s non solo a Roma, ma anche sù Roma.

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1 Response

  1. Matteo Salvini ha detto:

    “Salva Roma”. Io dico che Raggi non è più adeguata a fare il sindaco di Roma non per eventuali irregolarità, perché non faccio il pm e non faccio il giudice. Ma se un sindaco, in questo caso della città più importante d’Italia, dice ‘i romani vedono la merda’ e ‘ho la città fuori controllo’ è un giudizio politico. Vuol dire che non sei in grado di fare il sindaco, lascia che qualcun altro lo faccia
    A Roma mi sembra che c’è un sindaco che non ha il controllo della città, dei conti, della pulizia, delle strade, delle case, quindi regali non ne facciamo, la Lega non ne fa. Non ci sono comuni di serie A e comuni di serie B, se in tanti hanno dei problemi aiutiamo quelli che hanno dei problemi, non ci sono comuni più belli o più brutti.

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