Declino di un popolo.

di Cesare Zaccaria. La grande giornalista Milena Gabanelli sul Corsera del 26 febbraio ci informa che “In quarant’anni è crollato il tasso di fertilità maschile”. Gli spermatozoi sono passati da 99milioni per millilitro a 47 milioni! In verità la cosa era risaputa da tempo. Il sottoscritto la evidenzia da anni. Mentre la statura dei giovani in pochi anni è aumentata, soprattutto nei maschi, grazie ad una alimentazione più completa e ricca e ai progressi della medicina, alle abitazioni più igienicamente confortevoli, l‘inquinamento dell’aria che si respira, che tocca le punte massime d’Europa, la diffusione delle droghe, le radiazioni dei telefonini tenuti in tasca in prossimità degli organi genitali, sono responsabili della drammatica impotenza e della precoce calvizie dei giovani italiani. Calvi, impotenti, abbigliati peggio dei selvaggi, lordati di tatuaggi, piercing, maleducati, ignoranti, barbe lunghe stile musulmano, gran parte dei giovani, sono inguardabili. Contemporaneamente cresce il divario di statura tra maschi e femmine. Le giovani donne vergognosamente obese, anticipano il momento della pubertà e di conseguenza terminano la crescita anticipatamente. Come ci informa l’Istat, Istituto nazionale di statistica, il saldo demografico tra nascite e morti è drammaticamente negativo. I morti sono molto più numerosi dei nuovi nati che hanno raggiunto il punto più basso nella storia della popolazione italiana. Se a tutto questo aggiungiamo che siamo un popolo di vecchi, e che ogni anno oltre 100mila italiani fuggono all’estero, in fondo al tunnel si intravede a breve termine, la scomparsa di un popolo erede della gloriosa civiltà greco romana, dei figli di Cesare che seppero conquistare tutto il mondo del loro tempo. A tanto ci hanno portato settant’anni di democrazia, di potere del popolo, del popolo figlio dell’antifascismo, della resistenza, di Palmiro Togliatti, di Sandro Pertini, di Giorgio Napolitano.

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