Democrazia, demografia, emigrazione e immigrazione: la crisi del sistema.

di Gerardo Lisco. Come è noto Demografia e Democrazia hanno entrambe la stessa radice: Demos ossia Popolo; pur riferendosi ad aspetti diversi sono dunque correlate ed appare chiaro che a fronte di un crollo Demografico anche la Democrazia vada in crisi. La Democrazia è il sistema politico attraverso il quale il Popolo, ossia i cittadini che godono dei diritti politici, attraverso il voto e per mezzo di corpi sociali intermedi partecipano alla vita politica contribuendo a definire linea di Governo e selezione delle classi politiche.

Il sistema attraverso il quale “il governo” del popolo e la selezione della classe politica si manifesta è un processo complesso che vede l’interazione tra il popolo, la classe politica e le stesse organizzazioni politiche. Il popolo essendo un soggetto complesso contiene una molteplicità di istanze spesso e volentieri in concorrenza tra di loro per l’utilizzo di risorse scarse; le stesse organizzazioni politiche, sociali, ecc. essendo apparati burocratici sono portatrici di istanze di autoconservazione ed a questo mira la negoziazione che pur esse svolgono entro le regole democratiche.  Preso atto della complessità del funzionamento della Democrazia ci sono alcuni dati sui quali riflettere, tra questi uno è quello Demografico.

Il crollo Demografico che interessa l’Italia nel suo complesso e nello specifico regioni come la Basilicata, posta ai margini del sistema economico e politico, pone problemi di diverso ordine. La crisi demografica dell’Italia è dovuta a due ragioni specifiche: emigrazione e bassa natalità. Il fenomeno dell’emigrazione ha interessato la Storia dell’Italia moderna, ha continuato dopo l’unità d’Italia, era scomparso sul finire degli anni 80 e 90 del secolo scorso per riprendere negli ultimi decenni. L’emigrazione è sia verso l’estero che, dalle Regioni Meridionali come la Basilicata, verso il Nord dell’Italia.

La bassa natalità è legata all’emigrazione ma non solo. Ad essa contribuiscono le condizioni economiche, sociali e più in generale i cambiamenti culturali. Gli italiani all’estero sono stati una costante presente sia in Europa che nel Continente americano. Gli italiani che emigravano nel Continente americano hanno contribuito alla conquista di quel Continente al seguito dei Conquistadores spagnoli, cito per tutti Pastena che contribuì alla conquista di quello che oggi è il Cile. Come non ricordare: Colombo, Vespucci, Pigafetta, Verrazzano, i Caboto al servizio delle potenze di quei secoli.

Nel 500 e nel 600 militari e generali italiani hanno combattuto al servizio dei sovrani dell’epoca, gli Asburgo d’Austria, per esempio, devono la salvezza del loro trono dagli attacchi Ottomani a validi generali come Raimondo Montecuccoli. Anche la Costituzione degli Stati Uniti deve uno dei suoi passaggi fondamentali a Filippo Mazzei, italiano emigrato  in quelle colonie, mentre al giurista Gaetano Filangieri venne sottoposto il testo della Costituzione per un parere. Potremmo dire che per secoli abbiamo esportato capitale umano di qualità che ha interessato le più diverse attività.

La qualità dell’emigrazione muta dall’unità d’Italia in poi, quando ad emigrare sono braccianti analfabeti che forniranno manodopera per la nascenti economie argentina, brasiliana, e statunitense. L’emigrazione di questo inizio di millennio è tornata ad essere quella del 500, 600 e 700 quando a lasciare l’Italia era il fior fiore dell’intelligenza. Gli emigrati lucani all’estero, come si evince, dalle notizie diffuse dai media circa i loro successi, sono parte integrante di un fenomeno che vede l’esportazione di capitale umano – e aggiungo finanziario – che impoverisce la Basilicata e più in generale i “Mezzogiorni” d’Italia.

L’emigrazione dal Sud verso il Nord dell’Italia negli anni 60 e 70  del 900 servì a fornire mano d’opera al Boom economico di quegli anni; oggi i flussi emigratori hanno la stessa funzione e forniscono “capitale umano” al sistema industriale padano. Per quanto riguarda la Basilicata, dai dati ISTAT, si evince una perdita netta di 40.000 abitanti nel decennio 1961 – 1971. Dopo la ripresa degli anni 80 e 90 del secolo scorso, dal 2001 ad oggi la popolazione della Basilicata sta subendo un’emorragia di abitanti che già oggi la riporta al dato demografico del 1861 quando aveva poco più di 500.000 abitanti.

La crisi demografica pone problemi che le classi politiche sia nazionali che regionali succedutesi in questi anni non sono state in grado di affrontare o semplicemente non hanno voluto affrontare a causa di precise scelte di politica economica e finanziaria. La crisi demografica pone problemi al funzionamento della Democrazia perché l’invecchiamento della popolazione inibisce il cambio delle classi dirigenti. I giovani che restano sul territorio regionale finiscono con l’essere cooptati da una classe dirigente espressione di consorterie locali, fatte di rentier, che controllano i gangli del potere politico, economico e mediatico della Basilicata impedendo un cambiamento reale delle politiche regionali.

Le consorterie lucane, la cui appartenenza politica di destra, centro o sinistra,  è puramente strumentale e dipende dalla direzione del vento e dalle relazioni con il centro di potere nazionale, tendono a conservare la posizione di rendita della quale godono. Che sia così lo si evince chiaramente dalle politiche regionali condotte in questi anni. Il passaggio dal centrosinistra al centrodestra non ha significato nessuna sostanziale rottura rispetto alle politiche precedenti. Non a caso i problemi continuano ad essere gli stessi.

Per affrontare le criticità dovute al crollo demografico della Basilicata serve un cambiamento radicale delle politiche economiche e sociali che si perseguono da anni. Le lamentazioni sui 1100 giovani lucani che ogni anno abbandonano la Basilicata  sono offensive sia per coloro che vanno via che per coloro che restano e che vorrebbero che questa regione cambiasse. In un contesto dove le risorse sono scarse il rapporto tra ceti politici e potentati economici ha la sola funzione di continuare a gestire le risorse scarse in funzione della conservazione delle rispettive  rendite e lo provano le dichiarazione dei soliti “noti”  quando pensano di affrontare la questione dello spopolamento ripopolando i nostri comuni con gli 84 profughi afgani arrivati Basilicata.

I soliti “noti” non si rendono nemmeno conto di quanto sia razzista un’affermazione di questo genere. I soliti “noti” non hanno contezza delle implicazioni che il ripopolamento, con gli immigrati, dei nostri comuni avrebbero sul piano culturale. Per inciso la costruzione di una società multiculturale in laboratorio richiede risorse non indifferenti. Poi chiedo per quale motivo un immigrato dovrebbe scegliere la Basilicata e non considerarla un trampolino di lancio per raggiungere il nord Italia o le aree più sviluppate del centro Europa? Non vi è nessuna ragione. L’unica ragione che spinge i soliti “noti” a fare dichiarazioni di questo tipo è che attorno al fenomeno immigrazione si muovono gli interessi economici di chi ha immobili da dover locare tramite gli Enti preposti a tale scopo; di studi legali e società di formazione, cooperative, ecc.  che dalla gestione degli immigrati traggono quella boccata di ossigeno che consente loro di sopravvivere. In sostanza i soliti interessi dei rentier.

Le politiche economiche che i ceti dirigenti nazionali e lucani non vogliono modificare sono quelle offertiste, per intenderci le politiche economiche dei “bandi”. Provo a spiegarmi meglio. Attraverso i bandi si rendono disponibili risorse finanziarie a coloro che avendo certi requisiti possono attivarsi per creare attività imprenditoriali con la speranza che esse creino qualche posto aggiuntivo. Ebbene la politica economica dei “bandi” opera su due fronti: favorisce chi ha già risorse per cui è in grado di affrontare il rischio d’impresa (rischio comunque calcolato che gli deriva dall’essere parte integrante delle consorterie che controllano il sistema Basilicata) e  crea nel contempo una massa di frustrati ossia i tanti che accettano la sfida ma essendo solo ricchi di fantasia e di buona volontà, pensano davvero di poter competere in un contesto che non lascia spazi a nessuno.

La Basilicata per uscire fuori dal declino ha bisogno sostanzialmente di due cose. La prima è la costruzione di un’opposizione al sistema attuale, ripeto sistema  che non ha colore politico, centrodestra o centrosinistra pari sono; la seconda avere il coraggio di aprire un confronto serio con il Governo centrale, di concerto con gli altri sistemi regionali penalizzati dalle politiche degli ultimi decenni, perché lo Stato torni a fare l’Imprenditore investendo e creando posti di lavoro attraverso le proprie partecipate o almeno ciò che ne resta. Diversamente i problemi che scaturiscono dalla crisi demografica e cioè welfare state, mancanza di lavoro, lavoro precario e sotto pagato, invecchiamento della popolazione, degrado del territorio ed altro ancora avranno come uniche risposte l’emigrazione e l’utilizzo delle risorse in funzione della conservazione della rendita.

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10 Responses

  1. Pippo ha detto:

    Diversi video è stato girati all’aeroporto da Fiumicino dai “giornalisti” del regime di Mario Draghi che ormai sarebbe più opportuno chiamare spie al soldo della dittatura. Le scene confermano pienamente quello che mi avevano detto le persone che lavorano nella struttura. Nessun controllo del certificato razziale vaccinale e non c’è nemmeno l’ombra di un poliziotto. Dopo che il regime di Mario Draghi ha approvato l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine, il boicottaggio degli uomini in divisa non vaccinati, molti di più di quelli dichiarati dal regime, si è persino esteso. La stessa situazione mi è stata segnalata da diverse persone nelle stazioni ferroviarie. Nessun controllo e polizia assente. Adesso soffermatevi a guardare un istante le facce dei tirapiedi del regime in studio. Sono le facce di chi sa di aver fallito completamente. Sono le facce di chi ha iniziato a comprendere che questo regime si sta disgregando giorno dopo giorno. Il tempo che hanno a disposizione si sta per esaurire.

  2. Ele F. ha detto:

    In Italia mancano i controlli e ognuno fa come gli pare: siamo all’anarchia! Tanto a pagare sono sempre quelli che hanno sempre pagato e la barca va…

  3. Matteo ha detto:

    Si multano i cittadini senza mascherina!
    Si multano i cittadini che vanno al bar,…, senza green pass!
    Non si multano:
    1) Quelli che scorrazzano in bicicletta sui marciapiedi, rischiano di travolgere (quando non travolgono i poveri pedoni).
    2) I nulla facenti che bighellonano 24 ore su 24, facendo di tutto indisturbati.
    3) I pusher che nelle nostra città, indisturbati vendono morte.
    Un episodio: un ciclista investe sul marciapiede una persona non più giovane, questo gli urla contro, il ciclista lo colpisce in faccia con una cinghia e gli spacca occhiali ed arcata sopraccigliare poi se ne va. Questo è accaduto nella povera Torino.
    Siamo nel far west, dove il cittadino DEVE SUBIRE e nessuno lo difende, se mai si difende il colpevole.
    Torino bellissima… sarà a me pare proprio che di bello ci sia poco.

  4. Leonardo ha detto:

    Il debito complessivo di Evergrande ammonta alla mastodontica cifra di 310 miliardi di dollari ed appare evidente sin da ora che il collasso di questo colosso immobiliare cinese avrà conseguenze catastrofiche sull’intera economia della Cina. Il fallimento di una società così grande non potrà non scatenare un effetto domino così grande da mandare in crisi gli altri settori dell’economia cinese. Se dovesse verificarsi il tracollo definitivo sarà principalmente per due ragioni. La prima è che l’economia della Cina è da tempo fondata sulle sabbie mobili del debito finanziario. La seconda invece riguarda il divorzio che si è consumato recentemente tra la dittatura comunista cinese e il potere finanziario Occidentale.

  5. IL FORCONE ha detto:

    NO TAV – NO GREEN PASS – NO VAX, ecco la logica reazione all’attacco spietato di una politica che ignorando le minoranze del Paese, procede come un rullo compressore, schiacciando tutto ciò che trova sul suo cammino.
    Fortunatamente milioni e milioni di Cittadini con la loro schiena diritta, dicono NO ad un politica che divide, ignorando volutamente i gravi problemi nei quali si dibatte da tempo il Paese.
    Dopo aver perso la sovranità monetaria, l’Italia ha perso la sovranità nazionale: sbarchi quotidiani, stanno trasformando l’Italia in un crogiuolo di razze molto diverse, in nome delle quali secondo qualcuno NOI DOBBIAMO RINUNCIARE ALLA NOSTRA IDENTITA’ per accettarne una nuova che non ci appartiene minimamente.
    Dal Presepe, al Crocifisso, alla Famiglia tradizionale.
    Non sanno più cosa inventarsi per snaturare la nostra povera e sfortunata nazione. I nostri gioielli fanno gola, e una politica ottusa, incapace, ASSERVITA, procede ad impoverire un Paese, per favorire gli interessi di altri Paesi.
    Unico Paese al mondo l’Italia, porta avanti il favorire chi non è italiano, come se esserlo sia uno sfregio imperdonabile al pianeta.
    Conte&Draghi, due facce di una politica degenerata, asservita, ipocrita che tende a favorire pochi – infischiandosene dei molti, questo Parlamento e questo governo rappresentano solo se stessi ed un’esigua minoranza, PD in testa, che porta avanti la sistematica disintegrazione della nostra cultura ed economia.

  6. Fabrizio ha detto:

    Nella metropolitana di Roma e negli autobus ci sono praticamente zero controlli per il certificato razziale vaccinale. È stato costretto a riconoscerlo persino uno dei vari organi ufficiali del regime, quale il Tg3. Il regime si è limitato a fare una scenetta costruita a tavolino solamente il primo giorno nel quale è entrato in vigore questo “super Green pass”. Hanno mandato due carabinieri di numero alla stazione della metro Conca d’Oro e ha avvertito ovviamente gli agenti dei media di regime che erano lì pronti a riprendere la scena con la telecamera. Finita la scenetta, quei due carabinieri sono spariti e non c’è ovviamente controllo alcuno nei mezzi pubblici di Roma. Il regime di Draghi è fondato in larga parte sullo stesso principio sul quale è fondato il Truman Show. Tutto ciò che vediamo sullo schermo quasi sempre è la rappresentazione di un mondo che non esiste. A questo punto torniamo a quanto detto in precedenza. L’unica vera e sostanziale novità del cosiddetto supergreenpass sono gli obblighi vaccinali per insegnanti e forze dell’ordine e forze armate. Nelle ultime due però sembra esserci un problema. Gli uomini in divisa non vaccinati non sembrano avere alcuna intenzione di inocularsi. Al contrario il loro boicottaggio si è intensificato. Nessuno sta dicendo una parola di quello che accade nel mondo reale. Ci sono interi settori del comparto pubblico fermi. La spazzatura si accumula per le strade. Gli autisti degli autobus incrociano le braccia. I poliziotti disertano il servizio di sicurezza negli aeroporti. Stanno tutti facendo ostruzionismo contro il certificato razziale vaccinale. Siamo all’8 dicembre e il regime di Draghi si è guardato bene dal prorogare gli effetti del certificato verde per i lavoratori che scade il 31 dicembre così come lo stato di emergenza che scade nello stesso giorno. Persino sui media di regime si inizia a parlare di fine dello stato di emergenza. Il bluff a poco a poco sembra smascherarsi. Forse è anche vero che più grande è la bugia e più il popolo la crederà, ma è altrettanto vero che più essa è grande e più fragoroso sarà il suo crollo. La bugia ha una durata limitata. La verità invece è per sempre.

  7. Jara ha detto:

    Per coloro che mi chiedevano più informazioni riguardo alla presenza del grafene nei sieri sperimentali, rimando alla relazione tecnica presentata dal professor Pablo Cambra dell’Università dell’Almeria. È la relazione che il dottor Andreas Noack stava commentando e spiegando prima di morire pochi giorni dopo in circostanze misteriose. C’è una enorme congiura del silenzio sul vero contenuto dei sieri. Questa congiura nasconde l’atroce verità su questi sieri. Questi sieri sono un veleno pensato per portare avanti un genocidio su scala globale mai visto nella storia dell’uomo.
    https://t.me/laquintacolumnainternational/116

  8. Basilio-Pescara ha detto:

    Il presidente dell’AIFA, Palù, sostiene che ci sono state 608 morti per via del siero sperimentale. Sappiamo che in realtà sono molti di più perché molte segnalazioni di decessi legati ai sieri sperimentali non vengono registrate dal ministero della Salute. Tutto questo comunque ci rivela un fatto a questo punto incontestabile. Questo siero non è sicuro in alcun modo per la popolazione e ha ucciso delle persone. Solo questa evidenza è sufficiente per denunciare la stessa AIFA di Palù che ha approvato la distribuzione del siero sperimentale, il ministero della Sanità che lo promuove come sicuro e il regime di Mario Draghi che condiziona e limita la vita lavorativa e sociale alla sua somministrazione. Un altro spunto di riflessione sul quale infine dovremmo soffermarci è questo. Palù è pienamente integrato nella lobby del cartello farmaceutico di Bill Gates. Se ha fatto questa dichiarazione contraddicendo la falsa narrazione del siero sicuro, vuol dire che ci sono altri pezzi del regime che si stanno via via sfilando. Quando chi è stato a bordo della nave fino a ieri si prepara ad abbandonarla improvvisamente allora vuol dire che non manca molto al naufragio.
    https://www.imolaoggi.it/2021/12/08/covid-palu-608-morti-correlate-al-vaccino/

  9. MINO-TV ha detto:

    NO TAV – NO GREEN PASS – NO VAX, ecco la logica reazione all’attacco spietato di una politica che ignorando le minoranze del Paese, procede come un rullo compressore, schiacciando tutto ciò che trova sul suo cammino.
    Fortunatamente milioni e milioni di Cittadini con la loro schiena diritta, dicono NO ad un politica che divide, ignorando volutamente i gravi problemi nei quali si dibatte da tempo il Paese.
    Dopo aver perso la sovranità monetaria, l’Italia ha perso la sovranità nazionale: sbarchi quotidiani, stanno trasformando l’Italia in un crogiuolo di razze molto diverse, in nome delle quali secondo qualcuno NOI DOBBIAMO RINUNCIARE ALLA NOSTRA IDENTITA’ per accettarne una nuova che non ci appartiene minimamente.
    Dal Presepe, al Crocifisso, alla Famiglia tradizionale.
    Non sanno più cosa inventarsi per snaturare la nostra povera e sfortunata nazione. I nostri gioielli fanno gola, e una politica ottusa, incapace, ASSERVITA, procede ad impoverire un Paese, per favorire gli interessi di altri Paesi.
    Unico Paese al mondo l’Italia, porta avanti il favorire chi non è italiano, come se esserlo sia uno sfregio imperdonabile al pianeta.
    Conte&Draghi, due facce di una politica degenerata, asservita, ipocrita che tende a favorire pochi – infischiandosene dei molti, questo Parlamento e questo governo rappresentano solo se stessi ed un’esigua minoranza, PD in testa, che porta avanti la sistematica disintegrazione della nostra cultura ed economia.

  10. Flavio Ezio ha detto:

    Al di là del discorso della Basilicata, fin dagli anni ’90 era noto che l’Italia andava incontro ad una declino delle nascite. Ai politici non fregava nulla, se non nascono italiani dove è il problema: c’è l’Africa di popolazione ne ha da vendere, ed oggi viviamo questo MULTICULTURALISMO forzato, che da solo problemi e non porta nessuna risorsa ad un Paese sempre più povero che regala soldi a chi arriva, negandoli a chi è nato in Italia.

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